Che le api siano importanti per l’ecosistema non è certo una novità. Negli ultimi anni si è assistito a un proliferare di centri agrari che salvaguardano e proteggono questa specie importantissima.
Eppure, la loro importanza, anche a livello di allevamento, era già nota nei secoli passati. Il miele, dopotutto, è una preparazione antichissima.
Non stupisce, dunque, trovare, sulle pagine del Cittadino di 85 anni fa, il 2 luglio 1936, una copertina dedicata proprio alla fiera di apicoltura che si è svolta a Monza in quell’anno.
Si trattava di un vero e proprio convegno che ha coinvolto importanti personalità agronome del territorio. La cornice era la Villa Reale, segno anche dell’importanza data all’argomento trattato.
Ripercorrerne la storia può aiutare a fare un salto indietro nel tempo e immergersi in una realtà molto diversa.
«Si è avuta la prova del fuoco – si legge sul Cittadino di allora – del Cenacolo Apistico Monzese, strenuo assertore della campagna per l’apicoltura nella nostra zona, ed organizzatore di un complesso di attività che trovano il loro coronamento nella giornata di domenica. La quale non avrebbe avuto quel suo ottimo tono ambientale, riconosciutole anche dai convenuti dalle altre provincie, se il problema dell’apicoltura da anni ormai non rappresentasse la bandiera di una bella battaglia, combattuta con lusinghiero successo nella nostra città».