Zona traffico limitato a Renate, tra le vie Cavour, Matteotti e Roma: il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso delle società che chiedevano l’annullamento dell’ordinanza per l’istituzione della Ztl. La motivazione addotta dal Tribunale regionale evidenzia tuttavia «un problema unicamente formale e superabile», dice il sindaco Matteo Rigamonti, dunque il Comune apre una nuova procedura operativa per arrivare, infine, alla definitiva istituzione della ZTL. Comune che ha diramato una comunicazione nel merito. “La motivazione (espressa dal Tar per accogliere il ricorso, nda) trova riscontro nella mancanza di adeguata istruttoria precedente all’istituzione, con ordinanza, della zona a traffico limitato. Non si esprime su altre censure avanzate dalle ricorrenti e accoglie la richiesta di annullamento del provvedimento, unicamente per una mancanza di tipo procedurale”. Invece “nella sostanza, nulla viene sollevato in merito sulla fondatezza di altre censure avanzate, ad esempio sul fatto che il provvedimento abbia comportato problemi viabilistici in direzione di altri Comuni, o che lo stesso abbia provocato dei danni economici alle aziende ricorrenti”. Ancora sulle amministrazioni vicine di casa: “Non è stata presa in considerazione alcuna censura avanzata dai due Comuni che si sono posti ’a sostegno’ delle due aziende private”.
Il Comune di Renate procederà dunque ora con “l’elaborazione della parte istruttoria mancante, coinvolgendo in modo ’formale’ gli enti: i Comuni, del resto, avevano avviato diversi momenti di confronto ed erano al corrente del problema da anni. Ancora una volta saranno coinvolte le associazioni di categoria che già avevano espresso nei mesi precedenti parere favorevole, date le numerose deroghe concesse alle aziende che ne hanno fatto richiesta”.
Il sindaco Matteo Rigamonti assicura che «come amministrazione, proseguiamo a lavorare nell’interesse dei cittadini, coinvolgendo ancora una volta tutte le parti in causa. Non possiamo permettere che un annoso problema, come quello del transito dei mezzi pesanti su queste trafficate arterie cittadine, rimanga ancora irrisolto per troppi anni, senza che nessuno se ne curi».