È il primo progetto nazionale. Lunedì a Monza viene firmato il protocollo d’intesa sulla promozione del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, adulti e minorenni, degli ex detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna. Il protocollo verrà firmato nella casa circondariale di via Sanquirico da Assolombarda, dal tribunale di Monza, dal carcere di Monza e dagli enti, associazioni e istituzioni del territorio (Afol e ordini professionali).
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È il primo protocollo territoriale con lo scopo di sviluppare progetti e azioni rivolte alle persone adulte e minori detenute, supportando il reinserimento sociale e lavorativo con programmi di formazione e percorsi di risocializzazione.
«Si tratta di un progetto innovativo mai avviato in altri istituti in Italia – aveva spiegato la direttrice della casa circondariale, Maria Pitaniello, alla presentazione di un anno fa – è stata un’evoluzione del percorso avviato con la magistratura e gli avvocati, e penso che il territorio risponderà positivamente ai nostri inviti alla collaborazione. Il mio è un appello alla sensibilità e al buon senso, e sono certa che qualcosa si muoverà».
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