A Meda l’addio al pensionato investito e ucciso nel giorno del suo compleanno

Chiesa gremita lunedì al quartiere Polo di Meda per l’addio a Giancarlo Busnelli, l’uomo di 75 anni investito e ucciso (nel giorno del suo compleanno) la scorsa settimana a Meda. Aperta un’inchiesta per omicidio stradale per il giovane di Giussano alla guida dell’auto.
Meda, il funerale di Giancarlo Busnelli
Meda, il funerale di Giancarlo Busnelli Ivan Bavuso

Chiesa gremita al quartiere Polo di Meda per l’addio a Giancarlo Busnelli, l’uomo di 75 anni investito e ucciso (nel giorno del suo compleanno) la scorsa settimana a Meda. I funerali si sono celebrati lunedì 31 ottobre nella chiesa parrocchiale Madonna di Fatima.

A officiare la messa il vicario parrocchiale di Meda don Angelo Fossati insieme a don Achille Fumagalli e a don Angelo Gornati delle parrocchie di Cesate dove opera come religiosa suor Maria Gina Busnelli, sorella della vittima. Il fratello Vermondo invece è attualmente capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Meda per tutti”. Alla fine della messa la figlia Maria Grazia, a nome della famiglia (Busnelli aveva quattro figli) ha letto un commovente messaggio di addio al padre.


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L’incidente era avvenuto in via Tre Venezie nella prima mattina di mercoledì 26 ottobre: alle 7.20 l’uomo era appena uscito da casa per andare a prendere le nipotine e accompagnarle a scuola. Come ogni giorno. Era stato investito da un giussanese di 27 anni a bordo di una Golf all’imbocco della rotatoria. La macchina proveniva da Seregno mentre il pensionato si trovava quasi sul ciglio della strada, dalla parte opposta da dove era partito. Un impatto violento che ha allertato i soccorsi in codice rosso. Busnelli, rianimato una volta sul posto, è morto alle 9 all’ospedale di Desio.

Nei confronti del giussanese è stata disposta l’apertura di un fascicolo d’inchiesta per omicidio stradale da parte della procura di Monza. Si dovrà ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente anche alla luce dei risultati della perizia cinematica.

«Mio padre era una persona gentile, buona. Tutte le mattine veniva a prendere mia figlia e poi passava dall’altra nipotina, la figlia di mia sorella, per portarle a scuola – ha raccontato la figlia Maria Grazia al Cittadino in edicola sabato 29 ottobre – Quando a una certa ora non lo abbiamo visto arrivare, abbiamo iniziato a chiamarlo fino a quando al telefono non ci hanno risposto i vigili. Era il suo compleanno e stavamo per organizzargli una festa a sorpresa. Non so come sia potuto succedere: era buio, c’era un po’ di foschia, lui era vestito di scuro… L’autista ha detto di non averlo proprio visto».