Bandiere a mezz’asta, lutto cittadino, saracinesche abbassate, esercizi pubblici chiusi per tutta la durata della cerimonia funebre. Sono in programma alle 14 di mercoledì 25 marzo nella chiesa di Santa Maria Nascente di Meda i funerali di Giuseppina Biella, la 71enne medese, uccisa nell’attentato terroristico al museo del Bardo di Tunisi.
Dopo la chiusura della camera ardente, aperta fino a mezzogiorno al santuario del Santo Crocifisso, la partenza del corteo funebre è prevista dall’abitazione di corso Italia alle 13.15. Annunciata la presenza dell’assessore Fabrizio Sala in rappresentanza delle istituzioni regionali e del sottosegretario Ivan Scalfarotto, in rappresentanza del Governo.
Il corpo della ex commerciante era arrivato a Meda dalla casa funeraria di Nova Milanese nella tarda mattinata di lunedì, ad accoglierlo, oltre al marito Sergio Senzani e al figlio Silvio, c’erano anche le autorità civili e militari con il sindaco Gianni Caimi, il nuovo Capitano della compagnia dei carabinieri di Seregno Danilo Vinciguerra, il Maresciallo di Meda Giovanni Civitillo e il comandante della Polizia locale Cristina Ruffa. Sul posto anche il prefetto di Monza, Giovanna Vilasi.
Domenica sera era stata organizzata una fiaccolata proprio in onore di Giuseppina Biella. Più di 1.500 le persone presenti. Preceduto da striscioni bianchi, in cui i medesi si univano al dolore dei familiari e dove i richiami alla libertà e civiltà condannavano gli atti di terrorismo, il corteo ha raggiunto la chiesa parrocchiale per la veglia funebre.
La salma di Giuseppina Biella era arrivata all’aeroporto di Caselle Torino nella notte di sabato 21 marzo, era poi stata portata a Nova Milanese mentre padre e figlio si erano diretti a Pietra Ligure per andare a recuperare la macchina con cui la coppia di pensionati aveva raggiunto la propria casa in Liguria prima di imbarcarsi sulla Costa Fascinosa.
La morte della pensionata ha colpito al cuore tutta la città. Moltissimi la conoscevano perché insieme al marito aveva gestito una polleria-salumeria in corso Matteotti fino a una quindicina di anni fa. La famiglia Senzani era già stata colpita da un grave lutto nel 1999 quando era venuta a mancare, a causa di una malattia, Sabrina, la figlia di Giuseppina e Sergio.
Il giorno dell’attentato Giuseppina Biella è stata uccisa mentre stava scendendo dal pullman di turisti diretti al museo. Il marito era poco distante da lei. Quattro colpi, di cui uno fatale, l’hanno per sempre portata via dall’affetto dei suoi cari.