C’è voglia di ripresa, di normalità, ma anche di …fiori d’arancio. Dopo un 2020 di stallo, che per molti sposi ha significato uno slittamento dei tempi a causa del Covid-19, ecco che nei primi sei mesi del nuovo anno, le coppie non hanno perso tempo. A Lissone, nel primo semestre sono già stati celebrati ben 27 matrimoni civili.
Un dato che attesta da un lato il desiderio di ricominciare a pensare a progetti ed al futuro con una spinta decisamente ottimistica e dall’altro un’inversione di tendenza rispetto al passato più recente coi matrimoni in costante e progressivo calo (sia civili che religiosi). Inizia dunque dal sì più importante della vita di ogni coppia, il lento ritorno alla normalità sul fronte wedding.
A Lissone, le 27 unioni sono state celebrate in municipio ed ospitate – sulla base del numero dei presenti – nella sala della giunta comunale o negli spazi che solitamente accolgono il consiglio comunale. Di queste, 18 sono avvenute fra cittadini italiani, 6 con uno dei due sposi cittadino straniero e 3 fra cittadini stranieri. Un numero che è andato in costante crescita da gennaio ad oggi e che contribuisce a dimostrare la “voglia” di normalità e il ritrovato senso di quotidianità. Se a gennaio i matrimoni civili erano stati 4, a febbraio e marzo se ne erano celebrati soltanto 2 (uno per mese) complici le restrizioni dettate dall’emergenza pandemica. In aprile il numero si era leggermente avvicinato alla normalità (4) per poi salire ai 5 di maggio e agli 11 di giugno; in alcuni casi, proprio nel mese appena trascorso, si sono celebrati due matrimoni nella medesima mattinata.
«Ai novelli sposi che in questo 2021 hanno deciso di unirsi in matrimonio, esprimo a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale gli auguri di salute, serenità e di ogni fortuna – afferma il sindaco Concettina Monguzzi – l’incremento nel numero di matrimoni è sintomo di un progressivo ritorno alla normalità: ne abbiamo tutti bisogno ed è anche dai loro volti, dai loro gesti e dai loro sguardi che ritroviamo fiducia nella costruzione del futuro nostro e della nostra città».
Fiori d’arancio, sorrisi ed emozione. Anche così, dunque, si ha la chiara sensazione che la voglia di riprendere “il gusto del futuro”- come ripetuto dal claim governativo nelle ultime settimane- sia un percorso ottimistico (e in questo caso molto romantico) sempre più gettonato dagli sposi che a Lissone scelgono di non rimandare (ancora) il giorno delle nozze.