A Desio il sesto e ultimo assalto alle zanzare (sempre green)

Nella settimana dall’8 al 14 settembre, salvo condizioni meteo avverse, è in programma l’ultimo intervento stagionale di prevenzione mirata a contrastare la proliferazione nei tombini
Zanzara tigre all’attacco
Zanzara tigre all’attacco

“Guerra” alle zanzare a basso impatto ambientale a Desio: nella settimana dall’8 al 14 settembre, salvo condizioni meteo avverse, è in programma l’ultimo intervento stagionale di prevenzione mirata a contrastare la proliferazione nei tombini. Gli interventi di disinfestazione a Desio sono partiti ad aprile, con cadenza mensile della durata di una settimana ciascuno nelle aree pubbliche della città con l’utilizzo di larvicidi biologici e atossici. Quello di settembre sarà un ulteriore passaggio rispetto ai cinque minimi consigliati da ATS Brianza. “Ad oggi – dicono dal Comune – il servizio di disinfestazione ha bonificato oltre ottomila tombini, caditoie e bocche di lupo collocate in più di quattrocento vie, suddivise in sei zone“. 

A Desio contro le zanzare si usa il Diflubenzuron

Il metodo di controllo adottato è a basso impatto ambientale contro le larve di zanzara, anche quelle «tigre»: viene usato il ‘Device TB2‘, nome commerciale del Diflubenzuron, prodotto biologico, non tossico per uomini, animali domestici e fauna acquatica. Non viene invece effettuato alcun trattamento su zanzare adulte con prodotti nebulizzati, “fortemente sconsigliati dalle linee guida di Ats Brianza – dicono dal Comune – che possono essere eseguiti  esclusivamente, per emergenza di sanità pubblica correlata a casi umani di arbovirosi e nei casi comprovati di gravi infestazioni da zanzare nei siti sensibili come ospedali, scuole e case di riposo“.

Lotta alle zanzare a Desio: “Serve anche la collaborazione dei privati”

Il Comune chiede la collaborazione dei cittadini affinché non si manifestino le condizioni per la deposizione delle uova come ristagni di acqua, l’habitat ideale per la diffusione delle zanzare. Il consiglio è di coprire i contenitori utilizzati per la raccolta di acqua piovana, evitare il ristagno d’acqua in sottovasi e ciotole per animali domestici. Inoltre, dice ancora il Comune: “se nelle proprietà private ci sono tombini, anche questi devono essere trattati. Il trattamento nelle aree private è a cura dei proprietari o di chi ne ha l’effettiva disponibilità. Interventi costanti su tutte le aree del territorio (sia pubbliche che private) permetteranno un maggior controllo sulla proliferazione di tali insetti“.