Mai più circhi in città. È la richiesta che il consigliere comunale Alessandro Corbetta (Lega Nord) ha fatto nei giorni scorsi al sindaco Sergio Cazzaniga. Per il leghista ci sarebbe una pericolosa correlazione tra i furti in abitazione registrati in un determinato territorio, e il posizionamento dei tendoni rossi con giocolieri, pagliacci e trapezisti.
Circensi potenziale minaccia per i besanesi? Un’accusa, insieme a quella di maltrattamento di animali, che ha fatto montare su tutte le furie Antonio Buccioni, presidente dell’Ente nazionale circhi: «Corbetta – così in una nota ufficiale di poche ore fa, dove annuncia di adire le vie legali – ha infangato l’onorabilità di una nobile e antica categoria di lavoratori che attraverso sacrifici inenarrabili perpetua la bontà di un’arte eccelsa».
Nelle stesse ore, sotto il tendone del Circo Grioni che per due settimane è stato nel posteggio del centro sportivo di Besana, anche i rappresentanti di alcune famiglie circensi della zona e Paolo Codanti, dell’Ente nazionale circhi, rigettano le accuse al mittente: «I nostri ragazzi – così Codanti – li facciamo studiare a scuola, e poi all’accademia dell’arte circense, dove imparano il mestiere. Li mandiamo a studiare ben altro, non certo come si ruba». «Ogni volta che arriviamo in una nuova città – così Marco Grioni – i nostri animali vengono visitati dai veterinari dell’Asl. Se otteniamo il permesso per lavorare, è perché è tutto in regola, animali compresi».