A Barlassina gli aumenti della Tari per il 2022 varieranno tra l’8% delle utenze non domestiche ed il 13% per le utenze domestiche. È emerso dall’ultima seduta di consiglio comunale, quando sono stati approvati il Pef, piano economico finanziario, e le nuove tariffe della tassa rifiuti, strutturati secondo le nuove modalità imposte da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Aumenti della Tari, il sindaco: «Contenuti il più possibile»
«Grazie ad una oculata gestione, per le voci in cui l’amministrazione aveva la discrezionalità di applicare coefficienti più o meno alti, sono stati applicati i coefficienti migliori per favorire l’utenza – dice il sindaco Piermario Galli – Ciò non ha potuto evitare alcuni aumenti, ma ha permesso di contenerli il più possibile. In termini assoluti corrispondono comunque a cifre piuttosto contenute, essendo le nostre tariffe Tari ancora tra le più basse della provincia. Per fare alcuni esempi: su un appartamento di circa 80 metri quadri, una famiglia con un componente spenderà circa 7 euro in più l’anno, con due componenti 15 euro, con 3 componenti 19 euro, con 4 componenti 25 euro, con 5 componenti 31 euro e con 6 o più componenti 24 euro. Sono previste anche per l’anno in corso esenzioni per nuclei familiari e attività in situazione di difficoltà. Ricordo che la tariffa comprende anche la fornitura dei sacchi e che continueremo a dare il servizio di calcolo e recapito a casa dell’importo da pagare, servizio non scontato, che non tanti comuni offrono, e per il quale ringrazio l’ufficio finanziario che mette in campo una grande mole di lavoro».
Aumenti della Tari, la Lega: «Trattati come bancomat»
Completamente contrario alle nuove tariffe il gruppo d’opposizione Nuova Barlassina che, con Donatella Galli della Lega, chiarisce: «Questa amministrazione si professa al fianco dei cittadini in questo momento difficile, solamente che lo è con la stanga in mano. E non hanno nemmeno avuto il coraggio di presentare di persona questi cambiamenti: in consiglio hanno parlato solo i tecnici di Gelsia e del comune, la parte politica ha dimostrato di essere chiaramente digiuna dell’argomento e i consiglieri di maggioranza hanno votato sulla fiducia. Abbiamo chiesto informazioni più dettagliate, visto che si tratta di tecnicismi importanti, e di valutare la situazione in commissione; hanno risposto che ci faranno sapere. I cittadini, soprattutto quelli che lavorano, sono considerati solo un bancomat».
Le scadenze di pagamento saranno 16 settembre e 16 dicembre.