Si percepivano nell’aria già da qualche tempo, e hanno trovato una prima, forte concretizzazione nel lungo striscione rosso che settimana scorsa è stato affisso al secondo piano del palazzo comunale. Le celebrazioni per il 70esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo a Monza stanno per entrare nel vivo. La giornata di sabato, 25 aprile, inizierà presto: in programma alle 9 la santa messa celebrata da monsignor Silvano Provasi. A differenza degli altri anni sarà la cappella del cimitero urbano ad accogliere il rito, e non piazza Trento e Trieste. Per quanti ne avessero necessità, un pullman diretto al cimitero partirà da piazza Carducci alle 8.45 di sabato mattina.
Il corteo, poi, si dirigerà verso il campo dei Caduti della Resistenza, alla stele Anei in memoria dei Caduti nei lager nazisti e al campo dei Caduti di tutte le guerre, dove il sindaco Roberto Scanagatti, il prefetto Giovanna Vilasi e il presidente della provincia Gigi Ponti deporranno delle corone di fiori. L’accompagnamento musicale sarà eseguito dalla Banda della città di Monza, che intonerà canti partigiani.
Per la seconda parte delle celebrazioni si torna in centro. Previsto l’assembramento di un nuovo corteo in piazza Citterio alle 10.45: inizierà a sfilare alle 11, arricchito dalla presenza dei labari delle diverse forze dell’ordine e accompagnato, ancora, dalle note della banda.
Si snoderà lungo via Carlo Alberto, raggiungerà la piazza dell’Arengario, proseguirà in via Italia e, all’altezza di via della Vittoria, svolterà a destra per raggiungere piazza Trento e Trieste. Un allievo dell’istituto tecnico industriale Hensemberger parlerà in rappresentanza degli studenti monzesi: al suo intervento seguiranno quelli del sindaco Scanagatti e del presidente Ponti. La cerimonia non si concluderà, però, in piazza: ci si sposterà in via Gambacorti Passerini, al civico 6. Lì si scoprirà una targa in memoria delle vittime trucidate dai nazifascisti durante gli anni di dittatura.
Nei prossimi mesi ne saranno apposte altre due in altri due luoghi importanti per la resistenza monzese, la Villa Reale e l’Urban center di via Turati. In piazza Trento e Trieste, attorno al palazzo municipale, nella giornata di sabato saranno esposti undici banner con fotografie di partigiani monzesi: un’ulteriore spinta a non dimenticare, a custodire nel cuore e nella mente i volti di quanti si sono sacrificati per la libertà. Le celebrazioni istituzionali si concluderanno alle 17.30 con l’ammainabandiera.
In fase di realizzazione, nel parco di Monza, il “Bosco della memoria”, memoriale dedicato ai deportati politici e razziali monzesi durante la seconda guerra mondiale. Anpi Monza e Foa Boccaccio, i soggetti promotori dell’iniziativa, stanno ancora aspettando ancora il via libera della soprintendenza.
Ma un altro progetto, in queste ultime settimane, ha iniziato a prender piede: si tratta del “Bosco diffuso in città”, costituito da una serie di installazioni temporanee che scuole, associazioni e singoli cittadini hanno personalmente realizzato e ed esposto in diversi punti del centro storico, e non solo. La mappa degli alberi, per ora undici, è disponibile online sul sito boscodellamemoria.com: si possono andare a vedere le opere nelle biblioteche di Triante, San Rocco, San Gerardo, Cederna e Monza Ragazzi, e poi nei pressi dell’Arengario, del Binario 7 e del cavalcavia di piazza Castello.