Oltre cinquecento persone hanno preso parte alla manifestazione “io ci sono” a Lissone. Il 25 novembre, in occasione della giornata dedicata alla lotta contro la violenza alle donne, un fiume umano si è snodato dalla stazione a piazza Libertà per dire che “un cambiamento è possibile”.

Lissone: oltre 500 per dire “Io ci sono”, manifestazione organizzata da QDonna
Ragazzi, donne, uomini, persone di tutte le età hanno preso parte alla manifestazione organizzata dall’associazione QDonna con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Studenti e docenti delle scuole superiori cittadine – Meroni, Europa Unita, Ecfop e Parini – con gli amici di associazione Fondazione Stefania, il Gruppo di cammino, il gruppo “Mezz’ora al giorno” e tantissimi altri cittadini hanno manifestato per il cambiamento e per dire “no” alla violenza di genere.
Tutti insieme hanno sfilato, percorrendo le vie del centro: ad aprire il percorso uno striscione degli allievi di Ecfop, ispirato al “denim day”, cartelli e striscioni, ma anche dei flash mob lungo il percorso. Dal palco un messaggio: la violenza di genere è un problema emergente, anche a Lissone. É urgente operare un cambiamento anche di prospettiva.
«Non dobbiamo operare solo per difendere le vittime – hanno detto i promotori – ci sono centri dedicati a cui rivolgersi, ma soprattutto dobbiamo lavorare per prevenirla. È importante prendere atto che la violenza di genere è un problema che i maschi devono affrontare. La componente culturale, che tradizionalmente attribuisce al maschio un ruolo di superiorità rispetto alle donne, spesso inconscia, porta a creare pregiudizi e stereotipi di genere. Noi confidiamo che i maschi della nuova generazione abbiano la forza di ribaltare giudizi e stereotipi».


Lissone: oltre 500 per dire “Io ci sono”, la mostra in Comune
Il primo passo per il cambiamento è avere la sensibilità di creare rapporti nuovi, basati sulla parità e sul rispetto. In Comune è stata inaugurata la mostra dell’associazione Mittatron con le opere di Simona Rivolta, aperta sino al 28 novembre un percorso artistico, che invita a riflettere sul tema della violenza di genere. Un’iniziativa che unisce scuole, associazioni e istituzioni per affermare con forza una cultura del rispetto e dire no a ogni forma di violenza.

Lissone: oltre 500 per dire “Io ci sono”, il coinvolgimento degli studenti
Proprio per un “cambiamento” i primi ad essere stati coinvolti sono stati gli studenti, all’Europa Unita in contemporanea alcuni hanno incontrato le volontarie di Croce Verde lissonese, realtà che proprio nel fine settimana era presente con un banchetto a supporto dell’associazione Mittatron. Alcuni ragazzi del Meroni hanno realizzato una mostra fotografica nella galleria Esselunga di Lissone: “Essere donna: un mondo articolato, un’anima poliedrica” con scatti fotografici realizzati proprio dai ragazzi delle quinte del tecnico grafico e comunicazione. Ognuno ha interpretato il tema della violenza anche in relazione ad esperienze personali regalando immagini che parlano di desideri, sogni e fiducia nel cambiamento e nella possibilità di costruire un mondo migliore.
