Recuperare e valorizzare gli edifici pubblici monzesi riconvertendoli in spazi per servizi rivolti alla comunità: è l’obiettivo del “Piano città degli immobili pubblici” firmato venerdì 18 luglio dal direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme e dal sindaco di Monza Paolo Pilotto.
L’accordo sancisce la collaborazione tra le due istituzioni nell’individuare le nuove destinazioni degli stabili dismessi e nell’avviare la loro riqualificazione con interventi in cui potrebbero essere coinvolti anche soggetti privati.
Monza, accordo col Demanio per le aree dismesse: lo studentato da 500 posti
Il primo frutto dell’intesa sarà lo studentato da circa cinquecento posti che il Demanio costruirà su una porzione della ex caserma IV Novembre: «Diventerà un luogo di relazioni con una biblioteca, caffetterie e negozi – ha spiegato la Dal Verme – attirerà persone anche dal resto della città. L’Europa ci chiede di aumentare il numero dei laureati: per farlo dobbiamo mettere gli studenti nelle condizioni di stare bene».

Il complesso, ha aggiunto, sarà realizzato in partenariato con privati: il bando per la progettazione, le cui linee saranno dettate da un masterplan, potrebbe essere pubblicato a settembre e comprenderà anche l’esecuzione dei lavori.
«Lo Stato deve essere a disposizione dei cittadini e intervenire con tempi rapidi – ha commentato – non possiamo permetterci quelli di una volta: se impieghiamo dieci anni per terminare un’opera rischiamo di ritrovarci con progetti obsoleti e costi lievitati del 30-40%». Le riqualificazioni, ha proseguito, saranno condivise con la cittadinanza.
Monza, accordo col Demanio per le aree dismesse: altri due capitoli del Piano
La direttrice conta di recuperare nel giro di tre-quattro anni anche gli altri due immobili inclusi nel Piano: la ex caserma Palestro di piazza San Paolo, deputata a diventare un secondo polo della giustizia a Monza, e la Pastrengo di via Lecco che accoglierà la nuova sede dell’Agenzia delle Entrate. «Sarebbe bello – ha auspicato – che in attesa dell’avvio dei cantieri la Palestro potesse ospitare nel cortile laboratori e locali per i giovani».

Monza, accordo col Demanio per le aree dismesse: ex Macello, ex Fossati, ex Tpm
Il Comune ha inserito nel protocollo l’ex Macello, la ex Fossati e Lamperti e la ex Tpm: il futuro delle tre aree è tutto da scrivere anche se l’amministrazione ipotizza di insediare nella vecchia tessitura funzioni produttive, terziarie e commerciali accanto a un polo di ricerca e formazione ad alta specializzazione mentre alla ex Tpm oltre a funzioni produttive, terziarie, commerciali e socio-sanitarie potrebbe essere costruito un palazzo residenziale.
«All’ex Macello – ha dichiarato Pilotto – realizzeremo una serie di servizi pubblici: valuteremo se collocare lì la nuova sede della elementare Citterio».
Monza, accordo col Demanio per le aree dismesse: ospedale Vecchio di via Solferino
In futuro nell’intesa potrebbero rientrare altre aree pubbliche, anche di istituzioni differenti, tra cui l’ospedale Vecchio di via Solferino: prima, però, dovrà essere sciolto il nodo normativo che non consente all’irccs San Gerardo di cedere al Demanio la porzione del comparto su cui sorgerà il comando provinciale dei Carabinieri.
«Questo accordo apre un nuovo scenario di collaborazione tra le istituzioni con una visione complessiva – ha notato il sindaco – chi verrà dopo di noi non potrà non apprezzarlo».