Villa reale di Monza: no del privato, la causa milionaria prosegue

Tutto rinviato di un anno nel contenzioso legale tra l'ex concessionario Nuova Villa reale e la Reggia. Cosa c'è in ballo.
La sala degli Uccelli alla Villa reale di Monza
La sala degli Uccelli alla Villa reale di Monza Fabrizio Radaelli

Nulla di fatto nella causa milionaria che vede contrapposti il Consorzio di gestione del Parco e della Reggia di Monza contro l’ex concessionario, la società Nuova Villa reale Monza (Nvrm). Nell’udienza fissata lunedì scorso, 16 giugno, la società la Nuova Villa reale ha deciso di non aderire alla proposta conciliativa del giudice, alla quale aveva invece aderito il Consorzio.

Il giudice ha dunque fissato la prossima udienza, per la precisazione delle conclusioni, al 22 giugno del prossimo anno, il 2026. Tempi dunque biblici per una causa milionaria che pesa come una spada di Damocle sul bilancio del Consorzio. «Il Consorzio – è la dichiarazione del sindaco e presidente del Consorzio Paolo Pilottoè in attesa di risentire i legali per i dettagli. Risulta però che la controparte non abbia aderito alla proposta conciliativa formulata dal giudice. A questo punto il Consorzio rimane in attesa del provvedimento del magistrato».

Villa reale di Monza: no del privato, la battaglia dei milioni

La causa si era aperta alla fine del 2020 quando il Consorzio aveva deciso di revocare la concessione per “gravi inadempienze”. La società privata aveva risposto facendo causa e richiedendo 8 milioni 307.370 euro a titolo di indennizzo e un milione 632.634 euro a titolo di risarcimento del danno. Il 22 dicembre 2022, il Consorzio si era poi costituito in giudizio “contestando la fondatezza delle pretese avversarie e domandando di respingere le richieste perché ritenute infondate, quindi di ratificare la risoluzione del contratto di concessione a seguito dell’esercizio della clausola risolutiva espressa da parte del Consorzio oppure di accertarne la legittimità per grave inadempimento”. Anche il Consorzio aveva presentato i suoi conti e aveva chiesto il pagamento dei canoni di concessione insoluti, pari a 60.280,20 euro, maggiorati degli interessi, e il risarcimento del danno subito, quantificato in misura non inferiore a 2.422.625,87 euro e al risarcimento del danno conseguente all’interruzione illegittima della gestione delle opere oggetto di contratto. Nel frattempo Nuova Villa reale è stata venduta e non è più di proprietà dell’ex concessionario Attilio Navarra e questo aveva fatto sperare in una conciliazione.

Villa reale di Monza: no del privato alla proposta del giudice

È la strada proposta in un’ordinanza firmata dal giudice Borrelli, che, lo scorso ottobre, aveva invitato le parti a transare con una cifra di poco più di 70mila euro. «Ai sensi art. 185 bis c.p.c. -si legge nell’ordinanza- nei termini a seguito riportati: pagamento da parte di Nuova Villa reale di Monza in favore del Consorzio Villa reale e Parco di Monza dell’importo di € 60.280,20, oltre interessi di mora; pagamento da parte di Nuova Villa Reale di Monza e del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in favore della terza chiamata di un contributo per spese processuali di € 12.000, a carico delle stesse nella misura della metà per ciascuno; abbandono del giudizio». Il Consiglio di gestione della Reggia ha dato il proprio nulla osta ad accettare la proposta che, beninteso, doveva essere accettata anche dalla controparte. Così non è stato. Se ne riparla fra un anno.

L'autore

Il primo articolo a 13 anni e non ho più smesso. Al Cittadino dal 1992 ho scritto po’ di tutto con un amore incondizionato per Parco e Villa reale. Leggo molto e sono nella giuria del Premio Brianza.
Mi piace raccontare storie e possibilmente buone notizie. Le mie buone notizie sono i miei quattro figli e la nipotina!