Usmate Velate, presunta corruzione nell’urbanistica: in arrivo le sentenze per i riti abbreviati

È in programma per venerdì 20 giugno l'udienza del processo sul presunto abuso edilizio in via Villaggio dei Pini a Usmate Velate.
Tribunale di Monza
Tribunale di Monza

È in programma per venerdì 20 giugno l’udienza del processo a carico degli imputati sul presunto abuso edilizio del complesso residenziale “Verde Manara” di via Villaggio dei Pini, a Usmate Velate, realizzato dal costruttore Alberto Riva. In particolare sono attese le sentenze per coloro che hanno scelto il rito abbreviato – Antonio Colombo, ex responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Gandino e Donato Magni (difesi dall’avvocato Luca Ricci), e Antonella Cantù – che consentirà loro di usufruire della riduzione di un terzo della pena. Saranno poi decise le date per gli imputati che hanno invece deciso di affrontare il processo con il rito ordinario.

Usmate Velate, presunta corruzione nell’urbanistica: il caso

Il caso era scoppiato il 29 aprile scorso, quando, agenti della Guardia di Finanza provinciale di Monza eseguirono le ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, Angela Colella, su richiesta del sostituto procuratore Carlo Cinque: tre persone finirono in carcere, sei ai domiciliari. I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, emissione di fatture per operazioni inesistenti e frode fiscale.

Il funzionario comunale Antonio Colombo, difeso dagli avvocati Raffaele Della Valle e Donatella Rapetti, si è sempre difeso negando le accuse e sostenendo che le somme ricevute sono pagamenti per prestazioni svolte come libero professionista o come mediatore e che nulla hanno a che vedere con l’attività di funzionario pubblico come capo dell’ufficio tecnico. Secondo le indagini coordinate dal pm Carlo Cinque, invece, Colombo avrebbe “svenduto” la propria funzione amministrativa in un “rapporto di do ut des con i privati corruttori” modificando, ad esempio, la destinazione d’uso di terreni da agricoli a edificabili, intascando 200mila euro in un paio d’anni. Una di queste vicende riguarda un progetto di costruzione del centro commerciale al quale era interessato anche il geometra Magnano, ex uomo di fiducia di Berlusconi, e per il quale era necessaria una modifica a una delibera di Giunta.

Usmate Velate, presunta corruzione nell’urbanistica: il dramma di 24 famiglie e la possibilità dei danni al Comune

In tutta questa vicenda c’è il dramma delle 24 famiglie promissarie acquirenti con un cantiere sequestrato, e quindi rimaste senza casa e senza soldi e che rischiano la confisca delle abitazioni.
Dopo venerdì, qualora ci fosse la condanna dell’ex capo ufficio tecnico di via Italia, le avvocatesse Isabella Frigo e Ingrid Sormani, del Foro di Monza, che difendono 16 delle 24 famiglie promissarie acquirenti degli appartamenti di “Verde Manara”, sono pronte a chiedere i danni al Comune per il mancato controllo sul proprio dipendente. Danni che potrebbero mettere in serie difficoltà le casse comunali.