Presunta corruzione nell’urbanistica a Usmate Velate: nove arresti della Guardia di Finanza

Nove arresti della Guardia di Finanza a Usmate Velate: il procuratore capo "articolato sistema corruttivo"
Guardia di finanza
Guardia di finanza Roberto Magnani

Terremoto sul municipio di Usmate Velate: nella mattinata di lunedì 29 aprile la Guardia di Finanza di Monza e Brianza, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta dando esecuzione a ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Monza, 3 in carcere e sei ai domiciliari nei confronti “di nove soggettitra i quali un funzionario comunale. Sono accusati in concorso di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e frode fiscale.

Usmate Velate, il procuratore di Monza: “Articolato sistema corruttivo”

Dalle indagini preliminari sarebbe emerso un “articolato sistema corruttivo” spiega il procuratore capo di Monza Claudio Gittardi, “prolungato negli anni in assenza di alcuna segnalazione di anomalia da parte della amministrazione comunale”, “concepito attraverso e a beneficio di un funzionario pubblico responsabile della tecnostruttura “Territorio e ambiente” del Comune“. Soggetto che avrebbe “inserito nella variante del Pgt” deliberata dal Consiglio comunale, spiega Gittardi, “alcune aree rese oggetto di variazione di destinazione urbanistica” da agricola a produttiva-edificatoria “con un evidente accrescimento del valore economico delle stesse”.

Usmate Velate: al centro delle indagini anche alcuni imprenditori

Si sarebbe trattato di aree “di proprietà di società, alcune delle quali facenti capo a noti imprenditori locali”, dice ancora la Procura, alcuni dei quali destinatari a loro volta del provvedimento cautelare: si sarebbero accordati con il funzionario pubblico “per conseguire vantaggi derivanti dalla valorizzazione urbanistica dei propri terreni” e in cambio avrebbero “promesso e corrisposto al pubblico ufficiale dazioni illecite di denaro veicolate attraverso il pagamento di false fatture emesse da una società riconducibile allo stesso funzionario”.

Eseguiti sequestri preventivi finalizzati alla confisca per 243 mila euro e, nei confronti delle sette società a loro riconducibili il sequestro preventivo dell’intero capitale sociale, compreso l’intero patrimonio aziendale per circa 700mila euro.