Con cappellino, tesserino, mascherina e pettorina giallo fluo. Quello che si è poi rivelato un finto operatore di Brianzacque era vestito così quando è riuscito a entrare in casa di due anziani, marito e moglie, residenti a Carate Brianza, in via Cristoforo Colombo, spacciandosi, appunto, per il tecnico incaricato di verificare la qualità dell’acqua. È successo lunedì 17 marzo verso le 9, quando un uomo sui 30- 35 anni al massimo ha citofonato all’abitazione dei due coniugi.
Carate Brianza: il finto tecnico dell’acqua inganna due anziani, ha anche versato una sostanza nel lavandino
La donna gli ha aperto la porta avendo lui esibito un tesserino di riconoscimento, evidentemente falso. Si è presentato, tra l’altro, come il figlio del comandante della Polizia locale di Carate (fatto non vero), addetto della società che gestisce il servizio idrico integrato con il compito, appunto, di testare la qualità dell’acqua, che, in quella zona, a suo dire, in quei giorni risultava non potabile tanto da convincere la coppia a non bere acqua dal rubinetto.
Una volta in cucina, non appena aperta l’acqua, in effetti, si è diffuso per la stanza un odore molto forte che ha provocato fastidio prima alla donna e poi anche al marito. Con ogni probabilità, il finto tecnico aveva utilizzato dello zolfo per rendere l’acqua maleodorante.
Carate Brianza: il finto tecnico dell’acqua inganna due anziani, allertate le forze dell’ordine
Nel frattempo, è sopraggiunta, come spesso accade, un’amica della coppia, la cui presenza ha messo in difficoltà il presunto tecnico. L’uomo, un giovane italiano secondo il racconto dei due malcapitati, ha lasciato l’abitazione, ribadendo di non bere assolutamente l’acqua. Allertato il figlio dei due anziani, sono stati subito avvisati i vigili e i carabinieri, immediatamente giunti sul posto. Dell’uomo, però, non c’era già più nessuna traccia. Stando alle segnalazioni, fatti simili si sono verificati anche nei comuni limitrofi.