Suor Virginia De Leyva prende vita ai Musei Civici di Monza e racconta ai visitatori i momenti più drammatici della sua infelice esistenza: il processo seguito alla scoperta della relazione con Giampaolo Osio, la condanna a vivere murata in una piccola cella, il perdono ottenuto dal cardinal Federico Borromeo, la tranquillità raggiunta negli ultimi anni.
Marianna, rinchiusa dal padre nel monastero di Santa Margherita a quattordici anni, parla attraverso il quadro di Giuseppe Molteni, concesso nel 2019 in comodato d’uso dagli Amici dei musei, che la rappresenta malinconica, con una lacrima che le riga il volto e il ricciolo che scappa da sotto il velo: il pubblico può animarla inquadrando il qr-code con lo smartphone. Prima, però, è possibile ascoltare la storia della Monaca di Monza direttamente da Alessandro Manzoni, che appare su una parete interattiva nel ritratto a stampa realizzato da Carlo Bianchetti, e che tratteggiandola nella Gertrude dei Promessi Sposi, l’ha resa uno dei personaggi più noti della letteratura italiana. L’autore spiega come si è imbattuto in Marianna, e con l’aiuto di quadri d’epoca, descrive la città di inizio 1600.
La monaca di Monza ai Musei civici: intelligenza artificiale e realtà aumentata

Suor Virginia prende vita grazie a Skylab Studios che ha creato per conto del Comune un percorso interattivo utilizzando un mix fatto di intelligenza artificiale, video animation e realtà aumentata: le installazioni sono parte del progetto multimediale di valorizzazione della figura della Monaca di Monza intrapreso dall’amministrazione e dai Musei Civici che le hanno dedicato una sezione nella sala delle Grandi opere, inaugurata venerdì 14, che comprende anche documenti provenienti dalla Biblioteca e dall’Archivio storico comunale tra cui la versione digitalizzata della lettera con cui suor Virginia, la potentissima Signora di Monza, vietò la pesca nel Lambro.
La monaca di Monza ai Musei civici: la realtà di Marianna de Leyva

«Stiamo facendo un grande lavoro, anche con il Comune di Lecco, per rafforzare il legame storico e letterario tra Monza e la Monaca, che è una sua testimonial eccezionale – ha affermato l’assessora alla Cultura Arianna Bettin – con questo progetto, anche attraverso gli atti del processo, proponiamo l’immagine reale di Marianna De Leyva creando, inoltre, una connessione emotiva con Manzoni che, con Gertrude, ha creato una figura potentissima. La sua vicenda racconta tantissimo di quella che era la condizione femminile del tempo e continua a parlare anche oggi: grazie ai Promessi Sposi rimane scolpita nell’immaginario degli studenti tanto che moltissime scuole visitano i Musei Civici» richiamati proprio dalle opere ispirate a suor Virginia.
Nell’Archivio storico comunale, ha aggiunto l’assessora alle Biblioteche Viviana Guidetti, sono conservati diversi atti collegati alla Signora comprese le pratiche edilizie relative al convento di Santa Margherita e ai luoghi vicini. Per far spazio alla sezione dedicata, ha detto la responsabile dei Musei Milena Pannitteri, sono stati spostati alcuni quadri.