In pochi giorni è passata dal 62° al 32° posto con poco più di 4mila voti. La chiesa di San Maurizio inizia a scalare la classifica dei Luoghi del cuore del Fai. Monza vuole bissare e anche superare il successo del 2023 quando Villa Mirabellino è arrivata nella top ten dei luoghi più amati d’Italia con 17.993 voti.
Dopo un avvio in sordina Villa Mirabellino era stata protagonista di una bella rimonta prima di Natale, dopo la costituzione di un Comitato per il Mirabellino promosso dal Consorzio a cui avevano partecipato anche l’ordine degli architetti e la sezione monzese della Croce rossa. La campagna di sensibilizzazione si era spostata anche davanti allo stadio Brianteo con l’appoggio dell’Ac Monza e sui campi del Vero Volley che ha appoggiato e sostenuto l’iniziativa mettendo in campo come testimonial le due squadre di serie A. La raccolta di firme era stata portata avanti anche nelle scuole, in alcuni negozi del centro e aveva portato prima di Natale a raggiungere la sedicesima posizione.
Monza: corsa per salvare San Maurizio, il comitato
Anche per la chiesa di San Maurizio, più nota come la chiesa della Monaca di Monza si è costituito nei mesi scorsi il comitato per “San Maurizio, la chiesa della Monaca” promosso dal Duomo, il Museo del Duomo, la Fondazione Gaiani, l’Ordine degli architetti di Monza e Brianza, l’Associazione nazionale alpini di Monza e il Comune che, pur non facendo parte del comitato, lo appoggia.
«Abbiamo nel comitato l’Associazione nazionale alpini che sono devoti a San Maurizio – spiega Elena Colombo, capo delegazione del Fai di Monza e Brianza – e da soli contano 3mila iscritti. Il Comune ci ha promesso pubblicità sul sito istituzionale e di promuovere la raccolta firme negli uffici, nelle biblioteche, nei centri civici». All’infopoint di piazza Trento c’è effettivamente la locandina che pubblicizza l’iniziativa, ma manca la possibilità di firmare. Anche le associazioni culturali sono state invitate a raccogliere clic e un messaggio sta girando nelle chat whatsApp tra gli iscritti, il che spiega la rapida crescita dei voti delle ultime settimane.
Corsa per salvare San Maurizio: «Monza può fare molto di più»

«Monza può fare molto di più – prosegue Colombo – bisogna avere più a cuore questo bene così profondamente legato alla storia della città. Chiediamo aiuto a tutti: in particolare scuole e commercianti». La raccolta quest’anno viaggia molto online: effettivamente basta collegarsi al sito dei luoghi del cuore del Fai per dare il proprio voto alla chiesa di San Maurizio: basta inserire il proprio cap, la data di nascita e un indirizzo mail. Nell’ultima edizione era stata vincente anche la raccolta di firme cartacee raccolte nei negozi e nelle scuole, ma anche con banchetti davanti allo stadio.
Il Duomo ha garantito la presenza di banchetti al termine delle messe e il Fai che da solo conta 7.477 soci a Monza e in Brianza promuoverà altri eventi per far conoscere la storia di San Maurizio.
Monza: corsa per salvare San Maurizio, un po’ di storia
Dei tempi in cui visse Virginia De Leyva, per la verità, non rimane molto: la chiesa quattrocentesca fu abbattuta e ricostruita nel 1738. Resta l’abside, la pianta a navata unica che occupa esattamente il perimetro dell’edificio originale ed è ancora per visibile l’ingresso al convento inglobato nel 1958 nel condominio adiacente. Resta la suggestione di un luogo dove nel 1589, a 14 anni, Marianna De Leyva prese i voti e, tra le pareti della parte absidale, al tempo separata dal pubblico da una doppia grata, si ritrovava in preghiera con le consorelle.
Aperta solo in rare occasioni la chiesa necessita di un intervento di restauro per salvare gli affreschi minacciati dai Sali e dall’umidità di risalita. Della necessità di un restauro si parla dal 2004 quando Ettore Radice, presidente dell’associazione culturale Mnemosyne diede vita ad un Comitato di cittadini con lo slogan “Salviamo gli affreschi di San Maurizio”.
A promuovere un recupero della chiesa di San Maurizio nel 450esimo anniversario della nascita di Marianna De Leyva c’è la scrittrice Marina Marazza che ha da poco ripubblicato per Solferino il libro “Il segreto della Monaca di Monza”, presentato in una serata Rotary. «Abbiamo chiesto il suo intervento – conclude Colombo – e girerà un video per far conoscere l’iniziativa. Poi vorremmo anche contattare le scuole italiane che portano il nome di Alessandro Manzoni. Potrebbe essere un’altra strada da percorrere per riuscire a scalare la classifica anche se contiamo soprattutto in un moto d’orgoglio dei monzesi».
Monza: corsa per salvare San Maurizio, la classifica

Arrivare in decima posizione per villa Mirabellino ha comportato anche un beneficio economico. Il Fai con Intesa Sanpaolo ha infatti riconosciuto al bene 50mila euro che saranno utilizzati per il recupero del giardino belvedere del cardinale. I lavori sono stati assegnati dal Consorzio e partiranno a breve.
Al momento la chiesa occupa il 32esimo posto in classifica nazionale con 4.155 voti. In Lombardia è preceduta dal traghetto di Leonardo da Vinci a Imbersago (Lecco) che ha già 16.765 voti ed è al secondo posto nazionale. Poi chiesa e convento di Maria Incoronata a Martinengo (Bergamo), Parco Trotter Casa del Sole e Minitalia a Milano, stazione funicolare di Lanzo d’Intelvi (Como), Cascina dei Poveri a Busto Arsizio (Varese), motonave La Capitanio 1926 a Lovere (Bergamo).
Seguono la chiesa di San Maurizio in Santa Margherita a Monza invece l’asilo Sant’Elia a Como, la chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San Salvatore (Bergamo) e la Santissima a Gussago (Brescia). Alessandria, nell’ultima edizione è riuscita a piazzare nella top ten dei beni più votati ben cinque luoghi artistici. Monza ha tutti i numeri per fare altrettanto. Basta volerlo.