Una spiaggia sul Lambro a Monza al posto della fabbrica dismessa

Sulla Senna c’è Paris plage, a Monza la spiaggia sarà sul Lambro: è il progetto che la giunta Scanagatti ha inserito nel Piano regolatore per recuperare l’ex tintoria De Simone di via Boccaccio.
Una spiaggia sul Lambro a Monza al posto della fabbrica dismessa

Monza come Parigi e il Lambro come la Senna. È un ambizioso paragone ma (con le dovute proporzioni) è quanto si prevede nel documento di piano che a breve verrà reso pubblico dall’amministrazione Scanagatti. Il documento urbanistico, infatti, prevede una zona “balneare” nei pressi dell’area dismessa della ex tintoria De Simoni di via Boccaccio. Vedere com’è oggi e immaginarsela come una località balneare fa quasi sorridere, ma il futuro che l’amministrazione prevede per quest’area è proprio questo.

Sdraio e tavolini in riva al fiume sorseggiando cocktail a due passi dal parco: certo è uno scenario che stuzzica la fantasia e chi sa se questo si potrà realmente concretizzare. Anche in questo caso, infatti, il Comune prevede uno scambio di aree. «Si prevede uno scambio in modo da attribuire una capacità volumetrica da mettere su un’altra area – spiega l’assessore all’Urbanistica, Claudio Colombo – cosi che si possa concretizzare la possibilità di creare una spiaggia lungo il Lambro». In quest’area che è classificata come esondabile, infatti, non si potranno costruire volumetrie così che il privato potrà accogliere favorevolmente un’altra area su cui utilizzare delle capacità volumetriche. «Stiamo pensando ad un’area nei pressi di via Cavallotti, vicino a via Monte Oliveto» anticipa l’assessore. La ex tintoria De Simoni è dismessa ormai dal 2000 e la struttura presenta diverse problematiche di stabilità. Il Comune, nell’accordo che proporrà al privato, chiederebbe di abbattere la struttura pericolante in modo da entrare in possesso di un’area sostanzialmente libera.

Un altro pezzo forte del nuovo documento di piano sarà l’area dell’ex Macello di via Mentana/Procaccini. Qui la giunta prevede di insediare una nuova scuola nella zona oggi occupata dal canile (sul lato che dà su via Buonarroti) che a breve si trasferirà nella nuova sede di via San Donato. L’assessore Colombo non si sbilancia sul tipo di scuola che potrebbe andare ad insediarsi su quest’area. Non si esclude, però, che sia la scuola Citterio ad insediarsi in questa zona dato che proprio settimana scorsa l’Asl ha dichiarato inammissibile il posizionamento della scuola all’interno dell’area di via Collodi. Oltre alla nuova scuola l’ex Macello potrà ospitare, sotto struttura storica verso via Mentana, il mercato coperto. Questa è una vecchia idea che oggi si ripropone per cercare di ridare vita al commercio nel quartiere Regina Pacis.

Resterebbero inalterate, all’interno dell’area, le destinazioni previste dal vecchio progetto di Hi Senses che prevedeva la sistemazione degli edifici dismessi dove si sarebbero insediate attività commerciali inerenti il settore della ristorazione, con particolare attenzione ai prodotti a chilometro zero e allo “street food”. Inoltre erano previste anche destinazioni culturali e un centro benessere.