Multati in Veneto ma non ci sono mai stati: scoperto un giro di targhe clonate

Arrivano le multe dal Veneto, eppure non ci sono mai stati. Vittime due automobilisti di Monza e Desio che hanno fatto ricorso contro sanzioni per eccesso di velocità. La scoperta: nella zona circolavano alcune auto con targhe contraffatte identiche alle loro.
Scoperto un giro di targhe clonate: un 60enne indagato per falso
Scoperto un giro di targhe clonate: un 60enne indagato per falso

Non ci sono mai stati, eppure da là, dal Padovano, hanno ricevuto delle multe per eccesso di velocità. Due automobilisti brianzoli, una monzese e un desiano, hanno fatto ricorso contro la sanzione pensando ci fosse stato un errore. Eppure la targa della loro auto era identica a quella della foto dell’autovelox allegata al verbale. Ma c’era qualcosa che non andava: già, perchè se la targa era identica allo loro, non lo era l’automobile, un modello completamente differente.

Ma l’arcano è stato svelato giovedì quando gli agenti della polizia locale di Piove di Sacco, Cittadella e Padova, coordinati dalla procura di Padova, hanno sequestrato un capannone a San Martino di Lupari: all’interno c’erano rottami di auto e targhe che, secondo la legge, dovevano essere cancellate dal Pubblico registro automobilistico.

Un particolare che ha fatto sospettare un’ipotesi di contraffazione. Il titolare del capannone, un 60enne finito sotto inchiesta per falso, realizzava nuove targhe utilizzando sigle alfanumeriche già registrate al Pra e regolarmente circolanti su altre auto. Doppioni utili a evitare multe e perdite di punti patente da parte di automobilisti particolarmente “indisciplinati”.