Il 18 maggio alla vista dell’auto dei carabinieri, era fuggito a tutta velocità lungo la superstrada Valassina, mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti. Due giorni dopo i carabinieri l’hanno arrestato, scoprendo che il 15 maggio era già finito in manette per spaccio, ma il giudice l’aveva condannato solo all’obbligo di firma.

Lui è un marocchino di 24 anni, Y.Z., domiciliato a Limbiate al quartiere Villaggio Giovi. Il 18 maggio scorso al volante di un’Alfa 147, risultata intestata a una prestanome romena di Genova proprietaria di altri 269 veicoli, è stato notato in Valassina da una gazzella del radiomobile di Seregno all’altezza di Veduggio. In tutta risposta lo straniero ha schiacciato il piede sull’acceleratore fuggendo in direzione Lecco.

I militari non hanno mollato il colpo, costringendolo a uscire a Nibionno e ad abbandonare l’auto, facendo perdere le proprie tracce a piedi nei boschi circostanti. La vettura è stata perquisita. All’interno sono stati rinvenuti 3 grammi di coca e il tagliandino assicurativo è risultato rubato. Forti del veicolo, del numero di targa, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Seregno hanno avviato le indagini e solo due giorni dopo, ossia giovedì, sono arrivati allo spacciatore. Il marocchino è stato braccato a Limbiate.

Era a bordo di una Focus intestata a un altro prestanome e sempre con assicurazione rubata. Nel suo domicilio del Villaggio Giovi sono stati sequestrati 2 dosi di coca, 4 grammi di hashish, 14 cellulari e 2400 euro in contanti.