E se quel Milano nord fosse Monza o un Comune intorno? Il sospetto è forte e per ora – ma così sarà probabilmente fino alla vigilia – nessuna certezza. Ma tutto lascia pensare che nelle possibili sedi del prossimo Boreal festival ci sia proprio uno dei Comuni della Brianza monzese.

Cos’è? Il più grande e importante festival dellle destre nazionaliste europee. Come Forza nuova in Italia, il Movimento della gioventù delle 64 Contee dall’Ungheria, il Partito puro dei diritti croato, Democracia nacional dalla Spagna, la svedese Gioventù Nordica e l’organizzazione norvegese I custodi. E altri potrebbero aderire dal resto d’Europa dopo l’esordio, nel 2012, in Ungheria. In programma incontri internazionali, conferenze con i leader dei movimenti europei e concerti.

Tra i dubbi una certezza c’è, annunciata da Forza nuova di Milano e dalla pagina facebook dell’evento: è in programma da giovedì 12 a sabato 14 settembre e l’annuncio dell’organizzazione intorno a Milano, poche settimane fa, ha innescato la reazione del sindaco Giuliano Pisapia. E qualcuno ha detto: perché si scalda tanto? C’è scritto Milano nord, che potrebbe significare anche nella zona a nord di Milan. Quindi in Brianza. Lo sospetta anche l’Osservatorio democratico di Milano, che recentemente ha scritto che «a alcune informazioni da noi raccolte sembrerebbe che allo stato attuale siano due le opzioni circa il luogo dove tenere, il prossimo 12-14 settembre, il cosiddetto Festival Boreale, un raduno di gruppi antisemiti e nazistoidi a livello europeo promosso da Forza nuova. Da una parte la città di Seregno, a pochi chilometri da Monza, dall’altra Milano o un comune a nord della città».

E poi: « In questo caso l’intenzione degli organizzatori, che prevedono un afflusso di qualche centinaio di neonazisti, provenienti soprattutto dall’Ungheria e che raggiungerebbero il nostro paese con diversi pullman, sarebbe anche quella di utilizzare il camping del Parco di Monza (Camping Autodromo) per ospitare il grosso delle delegazioni straniere. Un’eventualità che sta creando qualche problema per chi, venendo da lontano, non intenderebbe sottoporsi a troppi spostamenti. Per queste ragioni rimane in pista la seconda possibilità, quella di Milano o di un comune a nord, scelta che inizialmente si voleva evitare per aggirare le inevitabili contestazioni. Una soluzione per cui comunque sono state già da mesi depositate le autorizzazioni necessarie. Un fatto è infatti certo: sia la Questura di Milano che la Prefettura stanno da tempo discutendo con gli stessi organizzatori le modalità di svolgimento di questo appuntamento. Se a insaputa dei sindaci dei comuni coinvolti, Pisapia compreso, non lo sappiamo».