Monza: primo disco e debutto al Blue Note per la jazzista Giulia Malaspina

La jazzista monzese Giulia Malaspina conquista il Blue Note di Milano: il concerto domenica 26 maggio due giorni dopo l’uscita del suo album d’esordio, “No More Pain”. Ecco le sue parole.
Giulia Malaspina
Giulia Malaspina

“No more pain”, basta dolore: tutto lì. Cioè tutto: la vita, come affrontarla, come guarirsi, come crescere, da quando si è bambini fino all’età adulta. Ma non si tratta di una terapia musicale: è, piuttosto, un sguardo solare sul mondo. Scritto su un pentagramma.

Così la monzese Giulia Malaspina ha pensato il suo primo concept album inciso e autoprodotto negli Stati uniti e così l’album sta per tornare con un padrino di primo piano: è Enrico Intra, che l’ha scoperta quando ha frequentato una decina di nani fa si è perfezionata alla Scuola civica di jazz da lui diretta. Poi lei ha fatto il salto, letterale: dall’altra parte dell’Atlantico per studiare al Berklee college di Boston. Prima di tornare in Italia, dove 29enne ha già avviato la sua carriera concertistica che tra dieci giorni metterà un nuovo, fondamentale, punto fermo: il Blue Note di Milano, il tempio del jazz italiano. Lei, che un po’ invidiava la prassi d’oltre oceano di selezionare i musicisti giusto per merito («vai, fai il provino, se va bene ti prendono»): «Be’, insomma, andata: dopo tanto martellare, ci siamo» racconta in questi giorni in cui sta preparando il concerto di domenica 26 maggio (alle 21, via Pietro Borsieri 37, ingresso a pagamento), quando sarà accompagnata da Luca Meneghello (chitarre), Maxx Furian (batteria), Roberta Brighi (basso) e Jossy Botte (sax e clarinetto). “No more pain” parla della vita in generale, ogni fase è rappresentata con uno stile musicale. Cambiano i generi: il primo brano sono i sogni dei bambini, quindi è tendente al rock, per la fase della post adolescenza ho scelto una ballad, perché è il periodo delle domande. Armonie e melodie lungo tutto l’album, ma il messaggio è positivo e tutti i brani vanno nella stessa direzione: basta soffrire, vivi la tua vita”.

E allora l’intro e poi “Tonight you’ll be by my side”, “Come il vento” e “I’ve gotta be me”, “Un viaggio, “When I think of you”, “No more pain” e “On this bus” per concludere con “Credi in te”. L’album il 24 maggio sarà ripubblicato in Italia grazie anche a Intra: «Quando sono tornata in Italia l’ho ricontattato e abbiamo fatto un disco che non ancora riuscito, con vecchi brani italiani riletti, di cui è produttore». E poi? «La mia base ora è qui: ho mantenuto rapporti con tanti compagni di scuola in usa, ogni tanto vado in Lussemburgo e Francia. Il livello del jazz in Italia è alto: la mia speranza è entrare davvero a farne parte» racconta mentre è al lavoro anche sul nuovo album, con brani italiani originali e «un po’ più tendente al pop», che sarà ancora connotato dalla sua voce naturale e mai forzata: «Vero, sono nata pianista e ho iniziato a cantare per passione. Poi ho scoperto che mi pagavano anche, per farlo. E allora canto, ma senza sforzare: è la mia voce, è giusto così».