Non è tempo per concerti, caldo e sudore spalla a spalla, serate e brindisi. Ma non per questo non si deve festeggiare un compleanno. Il Bloom di Mezzago sabato compie 33 anni e dà un appuntamento, anzi due: non nei locali di via Curiel 39, temporaneamente chiusi causa emergenza virus, ma su Facebook. Una festa di due giorni e, in stile Bloom, con sorprese. E per aiutarsi con un’azione #SalvaBloom a tornare presto dal vivo dopo la “fase 2”.
Il sipario si alza venerdì 15 maggio alle 21 con una performance di Lilli Valcepina, insegnante del corso di teatro, che legge Stefano Benni.
Sabato 16 maggio è il giorno della sorpresa per i 33 anni. Per i 25 erano stati un libro (“Sviluppi incontrollati” di Massimo Pirotta e Aldo Castelli) e il concerto con gli Afterhours nella torta; per i 30 una maratona musicale e il trailer di The Bloom Movie, il docu-film di Filippo d’Angelo e Ezio Riboni.

E per i 33? Dalle 12 (più o meno), sempre sulla pagina Facebook ufficiale, ci saranno dei regali degli amici che hanno incrociato la strada con il locale fondato nel 1987. Che ha avuto sul suo palco per due volte i Nirvana, la seconda nel 1991 nell’anno della loro consacrazione, e poi da Kurt Cobain&co è andato avanti sulla sua strada di club e laboratorio musicale e non solo.
Tre concerti a settimana per far suonare nomi famosi, artisti emergenti e band alle prime armi. Che in tutto per trent’anni diventano migliaia. E poi incontri, presentazioni di libri, eventi. Senza dimenticare le 72 poltroncine rosse del cinema, che vorrebbero tornare a scaldarsi, e la libreria.

Una sfida lunga, e non sempre facile, che ora ha una nuova battaglia da vincere e si chiama #SalvaBloom2020: perché il Bloom è chiuso ma non è fermo. Nei due mesi di lockdown i concerti hanno risuonato in streaming prima sui palchi virtuali riuniti da #StayOn (un mese di eventi live fino a pasquetta) e poi con #BloomHoldOn per beneficenza verso Avps Vimercate, Fondazione Monza e Brianza, Cesvi e l’ospedale di Bergamo, Emergency con il contributo, tra gli altri, di Omar Pedrini, Steve Wynn in diretta da New York l’1 maggio e Diego DeadMan Potron con il nuovo disco (2 maggio).
Adesso la richiesta di aiuto è proprio per il Bloom. In attesa che anche musica live e cultura rientrino nei piani di riapertura, chi vuole può aiutare con una donazione (una tantum – con Paypal o bonifico – ricorrente o col 5×1000) e acquistando i prodotti di bar e bottega (libri, dvd e t-shirt) che sono aperti per il servizio a domicilio fino a 8 km da Mezzago. Tutte le info sono qui.