Olimpiadi invernali 2026: Milano&Torino candidate, Monza alla finestra

La scelta del Coni della proposta congiunta tra le due città e la suggestione di una gara come lo sci di fondo nel Parco di Monza. Cinque cerchi e tanti motivi per credere all’ipotesi.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò

Vent’anni dopo, le Olimpiadi invernali potrebbero tornare in Italia. Da Torino 2006 a Milano&Torino 2026, in una candidatura congiunta caldeggiata dal Coni, anche a discapito di altre candidate potenzialmente credibili, come Cortina. Ma che l’asse tra Milano e il capoluogo piemontese fosse quello preferito lo si era capito già da tempo, con il Comitato olimpico nazionale pronto a spingere forte su Milano e sulle montagne torinesi.
Sì perché Milano, a ben guardare, di dislivelli oltre il ponte della Ghisolfa e la montagnetta di San Siro ne conta ben pochi. Ma farebbe leva sul richiamo internazionale accreditatole a più livelli e che anche negli ultimi anni è lievitato anche oltre quote da vette alpine. L’impiantistica sportiva milanese e del suo hinterland, la logistica smart e il richiamo fashion della città più visitata del Bel Paese, sono un richiamo che echeggia fin oltre la collana metropolitana e che si riverbera anche in Brianza. Anzi, dovrebbe, perché in realtà, nel masterplan che sarà presentato al Cio, Monza e il suo territorio sono state dimenticate. Di fronte a ipotetiche gare di sci di fondo al Castello degli Sforza, la suggestione da cartolina fa spazio a considerazioni più pragmatiche: quale contesto migliore di un Parco di Monza? Puntare i cannoni al di qua del fossato del Castello o all’ingresso del parco cintato più grande d’Europa sarebbe indifferente, per innevare artificialmente il percorso. E, forse, il polmone verde brianzolo avrebbe spazi superiori e contesti altrettanto affascinanti, con Villa Reale e autodromo sullo sfondo. Perché ignorare tutto questo? Podismo, ciclismo, rievocazioni storiche del motorsport e golf hanno già (felicemente) scoperto quel che Monza è in grado di garantire e regalare. Ci sono cinque cerchi e tanti motivi – sportivi, di prestigio e di indotto – per chiedersi, per tempo, se non è il caso di valutare, da parte del comitato promotore della futura Olimpiade bianca, la possibilità di “recuperare” Monza e il suo Parco come location possibile per l’appuntamento del 2026.


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