Monza: addio a Pierluigi Frosio, il milord operaio del calcio

È morto Pierluigi Frosio, calciatore e allenatore cresciuto in Gerardiana e protagonista del grande Perugia prima e allenatore anche del Monza poi. Aveva 73 anni. Un ritratto firmato da Mario Bonati per il Cittadino.
Pierluigi Frosio con Valentino Giambelli
Pierluigi Frosio con Valentino Giambelli Fabrizio Radaelli

È morto Pierluigi Frosio, monzese, ex calciatore, allenatore e dirigente sportivo: aveva 73 anni. Dopo gli anni giovanili in Gerardiana era stato in serie B con il Cesena e con il Perugia del periodo d’oro. La stessa squadra umbra in cui ha esordito come allenatore prima di guidare dalla panchina anche il Monza (1987-90 e 1998-2000).

Ecco un ritratto di Frosio firmato dal giornalista del Cittadino Mario Bonati pubblicato a febbraio 2014.

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Pierluigi Frosio nasce a Casignolo lunedì 20 settembre 1948. Neppure una frazione: piuttosto, un grumo di case eccentriche al popoloso e popolare quartiere di San Rocco. Che è periferia buona, periferica di quelle di una volta. Monza aperta, Monza ariosa. L’ultimo campagna prima della ciminiere e della sterminate fabbriche di Sesto San Giovanni: ecco, il Casignolo.

I Frosio allungano salde radici nella Bergamasca. Al Casignolo non che non su sentono stranieri. Perché sono poveri, industriosi e dignitosi. Dunque a casa loro tra gente che è altrettanto povera, industriosa e dignitosa.

Pierino cresce respirando amore e solidarietà. L’amore è quello dei genitori; la solidarietà del circolo. Dedicato a Enrico Toti, è il cuore pulsante del Casignolo. Al circolo ci si diverte, certo; ma soprattutto si impara il difficile mestiere di diventare uomini.

Al calcio, Piero approda dopo aver corso in bicicletta. Il circolo è la sede del Velo Club Monza. È questa la società di riferimento per gli sbarbati del Casignolo interessati a fare sport.

L’unica vittoria nel Trofeo Birra Leone, a San Rocco, battagliando a pari a pari coi Di Lorenzo, i Villa, i Ciacià, i Bertoglio, futuro trionfatore del Giro d’Italia.

Poi, quando il pallone chiama, Piero risponde obbedisco. Gerardiana, Pro Sesto, Legnano, Rovereto, Cesena e Perugia. Il miracolo del Grifone imbattibile e imbattuto nel campionato di Serie A 1977/78. Piero è il capitano di una squadra che anticipa nei tempi e sopravvanza nei risultati le formazioni yè-yè di oggi . Tiene il campo con stile e autorevolezza: i compagni lo ribattezzano «milord». Ma è un «milord» che non dimentica di essere stato operaio al Casignolo: tosto e cattivo al punto giusto. La gamba, lui, non la tira mai indietro.

Monza: addio a Pierluigi Frosio, il milord operaio del calcio
Frosio ai tempi del Velo Club Monza con la coppa