Calcio, Coppa Italia di serie C: Monza-Vicenza 1-1, biancorossi in finale – FOTO

FOTO - Buon primo tempo della squadra di Brocchi, gli ospiti in 10 per quasi tutta la ripresa ma mai domi. Al triplice fischio l’1-1 del Brianteo regala ai padroni di casa la finale di Coppa Italia di Serie C.
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Calcio Coppa Italia Monza Vicenza Fabrizio Radaelli

La partita più importante della stagione, finora. Mercoledì sera il Monza 1912 gioca al Brianteo il ritorno della semifinale di Coppa Italia: due settimane fa aveva espugnato Vicenza con un gol di Marchi, poi espulso per un’esultanza scomposta e quindi assente – l’unico – tra i convocati di mister Brocchi. Fischio d’inizio alle 20.30, prevendita chiusa a quota 3.300 e un migliaio i biglietti ancora disponibili al botteghino.


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Che ci sia fame di grandi appuntamenti, tra Brianteo e Candy Arena, lo si respira nell’aria. Parcheggi presi d’assalto da metà pomeriggio, code all’ingresso del Brianteo, dove i tagliandi sono andati esauriti lasciando decine e decine di tifosi con sciarpa al collo e nessun biglietto di ingresso in mano. Tra lo stadio e il palazzetto, sin dalla partita del Vero Volley del pomeriggio, è un unico tappeto di auto in sosta e luci di carabinieri e polizia a far da cuscinetto per eventuali situazioni di emergenza. Gli animi sono caldi, questo sì, ma per l’appetito di una serata unica per la Monza sportiva. Fumogeni e fuochi d’artificio segnano l’attesa del fischio d’inizio e l’irrigazione che annaffia il terreno di gioco prima del via non raffredda la voglia di finale che i biancorossi dimostrano riempiendo i 4450 posti a disposizione. I 400 posti destinati agli ospiti non sono pressoché stati staccati, vista l’impossibilità di vendita di biglietti nella provincia vicentina. In rappresentanza della tifoseria ospite solo una stretta rappresentanza dalla mantovana Suzzara.

Dopo due soli minuti Brighenti sportella in area e tenta una girata dalla destra senza pretese. La partita è veloce, nessuno dalle due parti tira indietro la gamba. D’Errico fa da collante tra la metà campo e i due là davanti, in modo speculare ai veneti che hanno nel solito Giacomelli l’uomo imprevedibile. Ma è Reginaldo ad affondare per primo in area dalla sinistra, saltarne un paio e piazzarla sul palo lungo, dove Albertazzi arriva per mettere in angolo. Il Vicenza non è intimorito ma la prima volta che Sommariva è chiamato in causa, su un cross dalla trequarti, se ne sono già andati 10 minuti. La Pieri prolunga il suo “benvenuto” a Colella, tecnico già di Renate e Como, che di estimatori da queste parti non ne ha molti.

Primo vero brivido poco prima del quarto d’ora. Anastasio la mette in mezzo per Fossati che calcia a colpo sicuro, Albertazzi respinge corto su Brighenti che serve a due passi per Reginaldo: gol annullato per fuorigioco di Brighenti. Il Monza vive un buon momento e colleziona tre angoli in meno di cinque minuti. A sinistra Anastasio fa quel che vuole, in mezzo il Monza pasticcia quel poco che basta agli ospiti per dare avvio a un paio di ripartenze. Il Monza sposta sempre più avanti la pressione, ai vicentini non resta che tentare le accelerate in contropiede. Tanto che Curcio al 22’ ci prova da poco oltre la metà, cercando di sorprendere Sommariva. Quattro minuti dopo Brighenti si fa mettere giù poco fuori area e a Bizzotto sventolano il giallo. Anastasio, dalla destra, calcia un sinistro che colpisce il palo esterno. I tentativi del Vicenza nascono dalla trequarti di destra, ma con palle morbide in area che non preoccupano più di tanto la linea a quattro del Monza. D’Errico parte più volte da lontano, salta l’uomo e crea la superiorità.
La corsia preferenziale è quella di sinistra, ma è da destra che arriva il gol. Al 33’ Lepore riparte prende palla sulla destra, calcia dai 30 metri e Bonetto devia male spiazzando Albertazzi.
Nemmeno il tempo di gioire e dare addio all’ipotesi supplementari che Anastasio serve dietro per Marconi. Il 15 biancorosso incespica e si fa rubare palla da Guerra, che sorprende sul primo palo un Sommariva poco fuori dai pali.

Il Vicenza, che non aveva mai alzato bandiera bianca, a quel punto prende ulteriore coraggio. Curcio ci prova di nuovo da fuori, ma il tentativo non è pericoloso. Sulle triangolazioni D’Errico-Anastasio partono quasi tutti i tentativi offensivi dei padroni di casa. Il ritmo è molto alto, più che la manovra sono i lanci a scardinare gli equilibri, facendo della partita una gara vivace e con qualche sbavatura tecnica fino all’intervallo.

L’inversione di campo del 45’ non cambia il ritornello. Dopo 3 minuti il Vicenza riparte in contropiede sfruttando tutto il campo in ampiezza e concludendo con Curcio. L’atteggiamento tattico degli ospiti è più offensivo, con Bovo a fare da filtro davanti alla difesa dietro ai tre centrocampisti più avanzati. Ma la partita cambia al 5’, quando Bianchi tenta un recupero a metà campo e alza la gamba sinistra in scivolata, verso il ginocchio di D’Errico. Per Zufferli non ci sono dubbi e arriva il rosso diretto.

Gli spazi inevitabilmente si allungano, Adriano Galliani, Demetrio Albertini e Gigi Casiraghi in tribuna si fregano le mani. Il tutto sotto gli occhi del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Il Monza fa correre la palla, il Vicenza deve giocoforza correre di suo. Ma corre bene e la partita resta vera, anche perché gli ospiti sanno che con un gol tutto potrebbe cambiare. Il Monza cede al leziosismo dentro l’area e il risultato è che il Vicenza prendere ancora più coraggio, alzando la pressione. Non è un caso che Lepore rimedia un giallo per aver atterrato Giacomelli mentre cerca, e trova, un sombrero. Sulla punizione in area Sommariva esce senza respingere bene, ma il Vicenza non trova il rimpallo. Le leggerezze difensive si sommano e il Vicenza tiene la palla nella metà biancorossa.

Colella si gioca il tutto per tutto al 25’ con un triplice cambio: Bianchi, Arma e Laurenti per Salviato, Guerra e Bovo. Due minuti dopo Brocchi toglie Marconi e Reginaldo, che incassa una pioggia di applausi, per Chiricò e Negro. Il Vicenza continua a spingere e al 31’ Martin gira in mezzo per Arma, che spara alto. Zonta a metà macina chilometri e di fatto annulla l’inferiorità numerica dei suoi. Armellino si prende un giallo per un nuovo sombrero di Giacomelli che spacca gli equilibri a metà. ll Monza ha ormai alzato il piede destro e la tribuna mugugna. Scaglia libera male in area e la tira contro ad Arma, che dal suo ingresso in campo ha dato vivacità agli avanti vicentini. Maistrello, ultimo cambio per gli ospiti, ha il tempo di entrare e piazzare una palla sul secondo palo che viene deviata in angolo, a Sommariva battuto. Sul corner, Negro in copertura colpisce di testa all’indietro e Fossati salva sulla linea quello che sarebbe stato un grottesco autogol. La risposta di Brocchi passa dall’ingresso di Palazzi per Lora. Giacomelli danza sulla palla e Armellino lo stende, incassando il secondo giallo e lasciando il Monza in dieci.

Nel finale c’è tempo per Galli al posto di Fossati e di 5 minuti di recupero. Giacomelli fa lo slalom fuori dall’area, Brighenti la perde al limite. Il Vicenza resta lì ed è il Monza ad agire in contropiede. D’Errico e Chiricò prendono tempo con la palla tra i piedi. Volano i calci e il finale è ad alta tensione, col Vicenza che chiude in avanti, fino al boato biancorosso che celebra la conquista della finale. E dalla Pieri ripartono i fuochi d’artificio per i biancorossi. Quelli di casa, naturalmente.