Villa reale di Monza, i Cinquestelle: «Ora serve il comitato tecnico-scientifico»

Il Movimento 5 stelle presenta una mozione in Regione per il rilancio della Villa reale di Monza: tra i punti l’impegno sul Mirabellino, l’assunzione del personale dell’ex concessionario e la costituzione del Comitato tecnico-scientifica.
Monza: chiusura della Villa reale
Monza: chiusura della Villa reale Fabrizio Radaelli

Gestione interna, l’impegno per il Mirabellino, assorbimento del personale di Cultura Domani, un progetto per le visite scolastiche, il supporto degli enti del Sireg (il Sistema regionale, che include molte società partecipate), l’istituzione del comitato tecnico-scientifica che è prevista dallo statuto del Consorzio. È la serie di proposte che il Movimento 5 stelle lombardo ha messo nero su bianco in una lunga mozione presentata al consiglio regionale sotto il titolo “Valorizzazione e rilancio dell’attività turistica culturale della Villa reale di Monza”.

La firmano i consiglieri Andrea Fiasconaro e Marco Fumagalli. Il nodo fondamentale è la costituzione della commissione (così scrive M5s, in realtà “comitato” nello statuto), con il compito di orientare il consorzio “con competenze specifiche” in materie come agronomia, paesaggio, architettura, cultura “ed altro, stante la vastità e polifunzionalità del complesso. Per tale commissione non occorrerebbe ricorrere a consulenti straordinari e costosi ma sarebbe sufficiente contattare le competenze già esistenti sul territorio, come quelle che vennero messe proficuamente in campo da soprintendenza, Regione Lombardia, Parco regionale della Valle del Lambro, Comuni di Monza e Milano, in occasione della redazione del Piano di tutela del territorio per la rinascita del Parco di Monza degli anni 1997-98”.

Comunque, dice M5s, servono “personalità di alto profilo, le più indipendenti possibili e competenti in ambiti prettamente culturali, artistici, faunistici e botanici, aprendola anche al concorso fattivo dei membri competenti dei comitati cittadini e affidando a questa commissione, viste le oggettive riconosciute competenze per ogni diverso ambito, i primari poteri organizzativi e decisionali sul modello della Reggia di Schonbrunn di Vienna”.

I Cinquestelle parlano anche di “un piano di rivalutazione della Villa Mirabellino collegato alla Villa reale, improntato unicamente alla cultura e all’arte” ma la partita in questo caso è altrove – e il gruppo regionale dovrebbe saperlo- dal momento che il Mirabellino continua ad appartenere al Demanio dello Stato finché non viene firmato un nuovo accordo di programma sull’ex IV novembre (l’area del polo istituzionale di Monza, dove si trova la Provincia) atteso da anni e mai arrivato in porto.

Oltre a chiedere l’assunzione diretta del personale di Cultura Domani che gestiva biglietteria e visite alla Villa, il Movimento chiede ancora un impegno della Regione perché vengano restituiti gli arredi storici della Reggia che a inizio Novecento sono stati trasferiti dai Savoia in altre sedi, come il Quirinale.

LEGGI la richiesta della Lega sugli arredi

Lo stesso impegno lo aveva chiesto il consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega): la sua mozione è in discussione martedì 2 febbraio.