Vende online 200 mascherine a 800 euro e truffa un’azienda: un arresto dei carabinieri di Brugherio

Un uomo di Torino è stato arrestato dai carabinieri di Brugherio per aver truffato una imprenditrice millantando la vendita di 200 mascherine Ffp3 che però la donna non ha mai ricevuto. I fatti risalgono a fine febbraio.
Carabinieri Brugherio truffa mascherine
Carabinieri Brugherio truffa mascherine

Ha scucito 800 euro a un’imprenditrice della zona, convinta di avere acquistato 200 mascherine online. Le protezioni facciali però non sono mai arrivate al destinatario, mentre il truffatore ha incassato i soldi e ne ha pure spesa una parte alle scommesse. A ricostruire la dinamica del raggiro inchiodando il colpevole, un 30enne di Torino, sono stati i carabinieri di Brugherio ai quali la vittima ha scelto di denunciare i fatti. Il truffatore è stato arrestato nella mattina del 10 giugno dai militari locali che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Monza, su richiesta della Procura di Monza.

I fatti risalgono a fine febbraio, pochi giorni dopo la scoperta del primo caso di Covid-19 in Italia.

Il 30enne ha messo in vendita su un noto sito di e-commerce tra privati, centinaia di mascherine “Ffp3” fingendo di esserne già in possesso e presentandosi proprio come commerciante e rappresentante di D.P.I., riuscendo ad indurre in errore una società di Cologno Monzese di infissi e arredi. La titolare ha concordato il prezzo e le modalità di pagamento emettendo un bonifico di 400 euro per l’acquisto di una fornitura di 100 mascherine.
In un secondo momento ha ricontattato l’imprenditrice milanese spiegando di aver trovato la disponibilità di un altro lotto di mascherine: stesso numero, stesso prezzo. È così che ha raddoppiato il guadagno. Il truffatore, un italiano pluripregiudicato per reati dello stesso genere, garantiva la spedizione per il giorno successivo. Quando la vittima non ha visto arrivare la merce ha provato a chiamare il presunto commerciante sullo stesso numero usato fino ad allora per comunicare via WhatsApp ma senza ottenere alcuna risposta.

L’attività investigativa partita dalla caserma di via Dante in piena pandemia è stata condotta prevalentemente con l’utilizzo di strumenti investigativi informatici attraverso i quali è stato possibile risalire alle movimentazioni del denaro e tracciare il conto corrente. Determinante anche l’analisi delle immagini di videosorveglianza di alcuni sportelli bancomat di Torino, in particolare lo sportello di piazza Adriano. Grazie alle registrazioni è stato possibile individuare il truffatore, mentre procedeva al ritiro del contante. Una volta identificato, sono emersi anche i suoi numerosi precedenti nel campo delle truffe online, quasi sempre per vendite fittizie di merce tra privati, dai telefoni cellulari ai capi d’abbigliamento, ai danni di ignari acquirenti in mezza Italia.

Come le forze dell’ordine hanno segnalato, il periodo del lockdown non ha moltiplicato solo le compravedite online, ma anche le truffe. Poche settimane fa una donna di Brugherio di 70 anni veniva raggirata telefonicamente da un finto operatore di banca che ne guidava le azioni in home banking riuscendo a svuotarle il conto per decine di migliaia di euro.