Varedo: 700mila euro per rimuovere la maxi discarica illegale di rifiuti alla Snia

Costerà almeno 700mila euro rimuovere la maxi discarica abusiva di 5.000 tonnellate di rifiuti spuntata all’inizio di agosto sotto alcuni capannoni abbandonati dell’ex Snia di Varedo. Intanto prima del weekend all’alba è scoppiato un incendio.
Uno dei capannoni dell'ex Snia stipato di rifiuti abbandonati agosto 2018
Uno dei capannoni dell’ex Snia stipato di rifiuti abbandonati agosto 2018 Marco Mologni

Almeno settecentomila euro. Tanto costerà rimuovere la maxi discarica abusiva di 5.000 tonnellate di rifiuti spuntata all’inizio di agosto sotto alcuni capannoni abbandonati dell’ex Snia di Varedo. La stima è stata richiesta nei giorni scorsi dal Comune a Gelsia Ambiente. E ha fatto venire un capogiro al vicesindaco Fabrizio Figini che, essendo anche assessore all’Urbanistica e all’Ambiente, dovrà affrontare il non facile compito di «cancellare» questa ferita aperta nel centro storico di Varedo.

Non è ancora chiaro chi pagherà il conto. Il Comune però già da due mesi si sta impegnando per risolvere quella che è diventata una vera e propria emergenza ambientale. Esiste anche un problema di igiene e di tutela della salute pubblica. Due i sopralluoghi già effettuati: il primo il 2 agosto, nel giorno della scoperta, con i carabinieri e gli agenti della polizia locale; il secondo lo scorso 21 agosto: oltre a Figini, erano presenti anche il sindaco, Filippo Vergani e l’assessore al Bilancio, Andrea de Simone, ancora una volta accompagnati dalle forze dell’ordine. Lo spettacolo che si è mostrato ai loro occhi è stato impressionante: i capannoni dell’ex Snia stipati, dal pavimento al soffitto, di cumuli di carta, plastica, legno, carta. Una quantità enorme. Un problema anche giudiziario.

Sul caso sta indagando la Procura della Repubblica di Como. Gli investigatori stanno ricercando un’impresa specializzata nello smaltimento di rifiuti che ha operato nella provincia di Como: «Siamo di fronte a operatori senza scrupoli – aggiunge Figini – che sui rifiuti hanno guadagnato due volte: prima quando hanno incassato dai comuni i soldi per smaltire in modo corretto i rifiuti, poi quando non hanno pagato il conto al forno inceneritore, sbarazzandosi del pattume nel modo che abbiamo scoperto».

I primi a denunciare questo caso di inquinamento ecologico sono stati alcuni cittadini: «Alcuni residenti che vivono alla periferia di Varedo e di Limbiate ci avevano segnalato un viavai preoccupante di camion con i rimorchi stracarichi di rifiuti». Per settimane, gli automezzi abusivi sono riusciti a entrare e a uscire indisturbati nell’ex industria chimica. Il problema sarà affrontato anche dal prefetto di Monza, Giovanna Vilasi, quando tra pochi giorni effettuerà un sopralluogo all’ex Snia. Da area abbandonata, il cimitero industriale è diventato un’emergenza sul piano della sicurezza. E ora perfino dal punto di vista ambientale. È facile immaginare che i tempi per arrivare alla rimozione dei rifiuti non saranno brevi.

Intanto un incendio è divampato, venerdì mattina all’alba, in uno dei capannoni. A innescare il rogo – con ogni probabilità – sono stati alcuni clochard che vivono lì in modo abusivo. Le fiamme alte e il fumo hanno allarmato i vicini che hanno avvisato i carabinieri della stazione di Varedo. Sul posto, oltre ai militari, sono arrivati anche i vigili del fuoco di Paderno Dugnano, che in trenta minuti sono riusciti a domare le fiamme.