Valassina la strada più trafficata al nord: in due mesi già 100 incidenti

Sono in costante aumento. Ma nei primi due mesi del 2016 la Valassina vanta già il numero record di un centinaio di incidenti stradali (due al giorno), una trentina solo all’altezza del curvone di Lissone. Traffico record a febbraio, secondo i dati Anas, e uno stato generale di sicurezza da rivedere.
Uno svincolo danneggiato sulla Valassina
Uno svincolo danneggiato sulla Valassina Gianni Radaelli

Gli incidenti stradali solo tra il 2012 e il 2014 sono costantemente aumentati: 1.567 in 1.095 giorni. Da gennaio del 2016, secondo un dato aggiornato, se ne contano già un centinaio, una trentina solo all’altezza del curvone di Lissone, in entrambe le direzioni.
E sulla Strada Statale 36, soprattutto nei 4 chilometri tra Desio e Lissone, sono tutti lì da vedere: strisce nere sull’asfalto e sul new jersey. E poi i guardrail, talmente squassati da far venire il mal di mare a guardarli. Piegati, sfondati, caduti, tranciati, inesistenti: pericolosi.


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Perché quando il guardrail è nuovo, se un’auto ci finisce addosso si danneggia sì, ma viene trattenuta. In Valassina in alcuni tratti, le botte sono state talmente tante da perdere il conto. Meglio non finirci contro. E forse anche Anas rischia qualche causa legale.

Dall’inizio dell’anno sono stati avviati alcuni interventi di sostituzione delle barriere più danneggiate, uno già concluso, all’altezza del ponte di Lissone (zona Esselunga) e puntualmente “battezzato” dall’automobilista di turno già il giorno successivo.

Sistemato anche il tratto in direzione sud all’uscita Lissone nord/Nova Milanese dove un autotreno aveva letteralmente sfilato uno a uno dal terreno i pali di sostegno di una trentina di metri di barriera, nel frattempo sostituita da blocchi in plastica colorati. A breve – fa sapere Anas – saranno sistemate le cuspidi, quelle in metallo, spiattellate, o in cemento, sfondate: queste ultime saranno sostituite da cordoli più bassi e meno pericolosi.

C’è anche da dire che sul fronte incidenti la situazione è da bollettino di guerra: già un centinaio dall’inizio dell’anno. Tra il 2012 e il 2014 ci sono stati 22 decessi e 766 feriti, questi ultimi in constante aumento.
Le cause? Il traffico: a febbraio la Statale 36 è risultata la strada più traffica dell’intero nord Italia. Venerdì 19 sono stati 84.498 i passaggi totali (+8% rispetto al picco di febbraio 2015). Tante macchine, tanti incidenti. Se poi ci si mettono l’alta velocità e la distrazione (vedi i telefonini), l’incidente è sempre in agguato e le barriere sono costantemente messe alla prova.

A novembre Anas ha annunciato un piano da 8,2 miliardi per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle Statali. Al Nord nell’elenco figurano la E45/E55 Orte-Mestre (1miliardo e 671 milioni di euro) i collegamenti con l’aeroporto di Malpensa (383 milioni di euro) e la strada statale 9 “Via Emilia” (374 milioni di euro).

E la “36”? «Tra Monza e Lecco – dice l’ufficio stampa della società – Anas esegue lavori di manutenzione ordinaria con uno stanziamento annuo tra i 200mila ei 280mila euro». Sette i milioni invece stanziati negli ultimi due anni per la manutenzione straordinaria: «in tre diversi appalti che hanno riguardato: il ripristino dei calcestruzzi dei viadotti, il ripristino della pavimentazione e delle barriere in tratti saltuari, la sostituzione dello spartitraffico centrale (a Briosco) con barriere in cemento in luogo di quelle metalliche e la realizzazione di attenuatori d’urto in corrispondenza delle cuspidi. Inoltre, nell’ambito dell’operazione Anas “#bastabuche sulle strade” saranno eseguiti lavori di ripristino della pavimentazione sulla SS36 per circa 1,5 milioni di euro, attualmente in corso di aggiudicazione»