Università Milano-Bicocca, pronto il progetto definitivo per l’edificio U82: 160 residenze per gli studenti

La rettrice della Milano Bicocca Iannantuoni annuncia la redazione del progetto definitivo per l’edificio U82 tra Monza e Vedano, destinato a 160 residenze per gli studenti della facoltà di medicina.
Campus Universitario Bicocca
Campus Universitario Bicocca Fabrizio Radaelli

«È stato redatto il progetto definitivo» ha annunciato al Cittadino la rettrice dell’università Milano Bicocca, Giovanna Iannanutoni, e il soggetto è il nuovo edificio del campus tra Monza, Vedano e Lissone. Si tratta dell’edificio U82, una struttura che ospiterà esclusivamente residenze per gli studenti dell’ateneo.

La necessità? Quella di una facoltà di medicina associata all’ospedale San Gerardo che è cresciuta negli anni e che è considerata oggi tra le migliori d’Italia, se non la migliore. E allora un progetto – presentato da tempo, ma ora alle fasi amministrative finali – per 160 alloggi per gli studenti che arrivano dalla Lombardia e da tutto il Paese.

Università Milano-Bicocca, pronto il progetto definitivo per l’edificio U82: 160 residenze per gli studenti
La posizione dell’edificio alle spalle del San Gerardo

Un capitolo dei progetti della Bicocca per Monza, che di recente ha anche firmato un accordo con Farma.Co.M., la municipalizzata delle farmacie, per consentire agli studenti dei corsi di laurea di odontoiatria e igiene dentale di svolgere attività formative presso Farmasalus. «È un primo passo nella direzione di una condivisione con il territorio di quello che è il patrimonio di conoscenze e di esperienze dell’ateneo» ha aggiunto Iannantuoni che non esclude nemmeno di potersi impegnare nel futuro della Villa reale e del Parco.

È infatti in corso la redazione del masterplan che definirà obiettivi, progetti e destinazioni di tutto il complesso monumentale di Monza e allora la rettrice parla di «un patrimonio di eccezionale rilevanza storica, culturale, paesaggistica e ambientale. Milano-Bicocca è pronta a fare la sua parte, sia per studiare un piano di valorizzazione della Villa Reale sia per contribuire alla realizzazione di un centro di alta formazione».