Treni, sindaci della Brianza uniti per i pendolari e contro i tagli: appuntamento a Lesmo

Sindaci uniti per chiedere un servizio ferroviario adeguato alle esigenze della Brianza e un maggior rispetto verso i pendolari. L’appuntamento è per la prossima settimana alla stazione di Lesmo. Intanto i consigli comunali votano un ordine del giorno trasversale.
stazione lesmo linea seregno carnate macherio sovico ferrovia trenord
stazione lesmo linea seregno carnate macherio sovico ferrovia trenord Davide Perego

Sindaci uniti per chiedere un servizio ferroviario adeguato alle esigenze della Brianza e un maggior rispetto verso i pendolari. L’appuntamento è per la prossima settimana alla stazione di Lesmo: una mobilitazione di tredici (per ora) fasce tricolori in rappresentanza dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza interessati dai tagli alle corse delle linee S9 e S11 e dallo smantellamento della linea Seregno-Carnate a partire dal 9 dicembre, giorno in cui entra in vigore l’orario invernale. Lesmo è una stazione simbolo: recentemente riqualificata da RFI, nei fatti viene “dismessa” dal nuovo orario.


La mobilitazione informale mira a ottenere da Regione Lombardia e Trenord possibili soluzioni nel breve termine che migliorino le condizioni di viaggio dei pendolari. A riunirsi attorno a un tavolo i sindaci (o loro delegati) dei Comuni di Lissone, Seregno, Desio, Cesano Maderno, Nova Milanese, Misinto, Verano Brianza, Sovico, Macherio, Triuggio, Lesmo, Arcore e Usmate Velate. Invitati alla riunione anche i rappresentanti dei Comitati Pendolari di Lissone e di Monza e Brianza. Già arrivata l’adesione di Giussano e Villasanta.

Complessivamente, i Comuni coinvolti dalla mobilitazione rappresentano circa 314mila abitanti, pari ad oltre il 35% dei residenti complessivi della Provincia di Monza e Brianza.

Intanto i consigli comunali dei singoli Comuni votano un ordine del giorno trasversale (già votato a Lissone) e frutto di azioni congiunte fra sindaci accomunati dal richiamo alla necessità di far “squadra” oltre ogni barriera territoriale e politica. I documenti saranno poi trasmessi al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, all’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi, e al presidente della Provincia di Monza e Brianza, Roberto Invernizzi, cui si chiederà di farsi portavoce delle istanze dei pendolari brianzoli in tutte le sedi istituzionali.

«Abbiamo pensato a una azione simbolica che sia ospitata in un luogo che ben rappresenta la mancanza di comunicazione e di progettualità fra operatori del servizio ferroviario – dichiarano i Sindaci – Abbiamo in mente un trasporto su «ferro» che si integri con quello su gomma, visioni che non intravediamo nelle scelte sin qui intraprese. Chiediamo al presidente Fontana di essere ricevuti in delegazione e di ascoltare le richieste di decine di migliaia di pendolari brianzoli, quotidianamente danneggiati da disagi, ritardi e cancellazioni non annunciate siamo dell’idea che occorra far squadra per far sentire la nostra voce, restiamo disponibili ad azioni congiunte anche con Sindaci di altre Province coinvolti dalle medesime problematiche».

(* notizia aggiornata)