Treni in Lombardia, il Pd accusa il centrodestra: «Trenord pagherà 36 milioni di bonus e penali»

Disastro treni in Lombardia, il Pd non ci sta e accusa il centrodestra in Regione da anni: l’ad di Trenord, dicono, ha detto che la società pagherà in un anno 36 milioni di euro tra penali e bonus. «Nessun nuovo treno fino al 2020».
Il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti
Il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti Pozzi Attilio

Situazione disastrosa sulla rete ferroviaria lombarda? Per il Pd è colpa del centrodestra e della Lega. Perché, dice il partito all’opposizione a palazzo Lombardia, la situazione “è peggiorata nell’ultimo anno e non potrà migliorare per altri ventiquattro mesi. Un piano per venirne fuori non esiste, se non il taglio di alcune corse che verranno sostituite da bus”.

Così scrivono in una nota i consiglieri dem Pietro Bussolati e Gigi Ponti dopo l’audizione del nuovo amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, in commissione trasporti regionale. Se per l’assessore Terzi Rfi e Trenitalia non fanno la loro parte, per il Pd “tutto era prevedibile e ora la Regione tenta di scaricare la responsabilità su altri. Lega e Centrodestra governano da anni, dicano chiaramente che hanno fallito.”

LEGGI le accuse della Terzi

I democratici riferiscono anche che “Piuri ha detto che i primi treni nuovi arriveranno nel 2020 e che fino ad allora non sarà possibile migliorare sensibilmente il servizio. Per quest’anno Trenord prevede di dover pagare penali per 26 milioni di euro e bonus ai pendolari per 10 milioni”. Martedì 13 novembre, quando il servizio ferroviario sarà il tema del confronto in consiglio regionale, il partito ha organizzato con sindaci, cittadini e amministratori locali un presidio sotto il Pirellone.

«Anche le penali milionarie che Trenord dovrà pagare alla Regione sono il frutto del fallimento della programmazione della Regione, che è contemporaneamente co-proprietaria dell’azienda e regolatrice del servizio» concludono Bussolati e Ponti.