Contrasto allo spaccio di droga nel parco delle Groane, bilancio: il fenomeno è “notevolmente ridimensionato”

Bilancio di nove mesi di programma di prevenzione e contrasto allo spaccio di droga nel parco delle Groane. Sequestri di droga, armi e 400mila euro in contanti, crescita di screening e calo delle siringhe abbandonate: fenomeno “notevolmente ridimensionato”.
Solaro Ceriano Laghetto progetto Groane visita prefetto Patrizia Palmisani al Parco nel settembre 2019
Solaro Ceriano Laghetto progetto Groane visita prefetto Patrizia Palmisani al Parco nel settembre 2019

Il sequestro di 12 chili di cocaina, di 400mila euro in contanti e di svariate armi ritrovate nella boscaglia; quattordici arresti, due in flagranza di reato per traffico di stupefacenti, denunce e violazioni amministrative. È il bilancio delle azioni di prevenzione concertate tra istituzioni e forze dell’ordine per il contrasto allo spaccio di droga nel parco delle Groane. Un problema storico che, alla luce dell’impegno messo in campo dal settembre 2019, risulta essere “notevolmente ridimensionato”.

Il bilancio è andato in scena in videoconferenza il 23 giugno, in una riunione coordinata dalla Prefettura che aveva proprio lo scopo di analizzare la situazione della sicurezza nell’area del Parco. Con la novità del “Progetto Parchi” al via.


LEGGI Droga, il Progetto Groane diventa operativo: arriva il presidio mobile per controllo e informazione

Presenti le forze di polizia, rappresentanti di Regione Lombardia, di ATS Brianza, dell’Ente Parco delle Groane, della Provincia di Monza e della Brianza e delle amministrazioni comunali di Barlassina, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Misinto e Seveso.

L’Arma dei Carabinieri ha riferito che dal mese di settembre 2019 sono stati svolti numerosi servizi preventivi e di polizia giudiziaria sul campo con appunto l’arresto di 14 persone, il sequestro di 12 chilogrammi di cocaina e di circa 400mila euro in contanti. Ma anche di 2 pistole semiautomatiche calibro 7.65 funzionanti, con relative munizioni, e varie armi bianche tra coltelli, machete e roncole. Sono stati inoltre identificati e segnalati circa 200 acquirenti che quotidianamente frequentavano l’area di spaccio.

Oltre al contrasto c’è la prevenzione. Risultati positivi anche per il “Progetto Parco delle Groane”, attività di prevenzione curata da Regione Lombardia e ATS Brianza a partire da martedì 24 settembre 2019 per offrire un’assistenza primaria ai tossicodipendenti frequentatori della zona. È cresciuto il numero di screening per HIV e HCP e anche di siringhe distribuite e rese, con la diminuzione quindi di quelle pericolosamente abbandonate per strada.

Il nuovo Progetto Parchi coinvolgerà non solo ATS Brianza e assessorato al Welfare, ma anche l’ATS milanese. Sarà caratterizzato da flessibilità e mobilità e avrà come ambito di applicazione i parchi milanesi e brianzoli in cui si registrano criticità connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di fornire risposte flessibili sui diversi territori.

Perché non è il momento di abbassare la guardia e lo ha sottolineato il prefetto Patrizia Palmisani: «L’attenzione delle Forze di polizia nei confronti del Parco delle Groane dovrà rimanere alta, e l’aspetto sociale non dovrà ritrarsi per lasciare spazio solo ed esclusivamente alle iniziative di tipo repressivo».