Seregno, la “21ma legione” alleva cani in onore dei carabinieri

A Seregno la grande passione per i cani ha portato Stefano Spinelli con la moglie Tatiana Caron a creare un allevamento di pastori tedeschi. Trovando un nome che renda onore ai carabinieri
I pastori tedesco dell'allevamento "21ma legione" durante una passeggiata
I pastori tedesco dell’allevamento “21ma legione” durante una passeggiata Paolo Volonterio

La grande passione, l’amore per i cani, l’ha portato a fondare la “21ma legione”, l’allevamento di pastori tedeschi. Un allevamento riconosciuto dall’Enci (ente nazionale cinofilia italiana). Da cinque anni, il concittadino Stefano Spinelli con la moglie Tatiana Caron, ha creato questa struttura in via Locatelli, 147, all’estrema periferia a nord-ovest della città.

“Non faccio l’allevatore di professione- ha subito premesso Spinelli- la mia attività è un’altra, ma dedico tutto il mio tempo libero ad allevare cani, in prevalenza la razza del pastore tedesco, ma anche Chihuahua, Spitz (che è il volpino toy), Bulldog francese, Jack Russell. Una passione che mi ha trasmesso mia moglie Tatiana, in quanto lei fin da piccola e nata e cresciuta coi cani a Rancate di Triuggio. Da lei ho imparato a scoprire il mondo dei cani. Un amore che mi ha contagiato a tal punto da trasferirmi con la mia famiglia in periferia e creare un allevamento che ho chiamato “21ma legione” in onore dei Carabinieri. Considero l’Arma i miei veri amici”.

Attualmente nel suo allevamento sono presenti 50 cani di cui 21 pastori tedeschi e 29 di altre specie. L’obiettivo di Spinelli è di preparare i pastori tedeschi come cani antidroga, e per questo motivo la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri è molto stretta e si augura una prossima collaborazione anche con la Guardia di Finanza. Da un lustro prende parte all’esposizioni Sas (società amatori Schaferhunde), la società specializzata che mira a svolgere ogni più efficiente azione per migliorare, incrementare e valorizzare la razza del cane da pastore tedesco e potenziarne la selezione. “ Selezionare soggetti a livello caratteriale e morfologico- ha aggiunto- in quanto il pastore tedesco deve essere equilibrato, forte di tempra e utile all’occorrenza oltre a saper distinguere la situazione amica da quella nemica”

Poi ha proseguito: “ all’inizio di questa mia passione mi sono affiancato ai più importanti allevatori italiani, tra cui Vasco Bianconi di Salice Terme e Stefano Beggiato di Monza, che un giudice Sas. A loro devo il mio grazie in quanto mi hanno trasmesso le conoscenze e i segreti dei pastori tedesco. I cani del mio allevamento hanno tutti il pedegree, hanno tutti inserito il microchip e sono iscritti all’anagrafe canina”.

Paolo Volonterio