Seregno: in via Zara estraggono “oro rosso”, tre identificati

La Polizia locale di Seregno ha individuato le tre persone che la settimana scorsa hanno scaricato in via Zara materiale ferroso nel quale hanno poi cercato del rame. Segnalazione dei residenti.
Seregno - La Polizia locale in via Zara a colloquio con alcuni cittadini
Seregno – La Polizia locale in via Zara a colloquio con alcuni cittadini Paolo Colzani

La Polizia locale di Seregno ha individuato le tre persone che la settimana scorsa hanno scaricato in via Zara materiale ferroso nel quale hanno poi cercato del rame, il cosiddetto oro rosso, molto appetibile sul mercato, e sta ora approfondendo la questione, con la finalità di meglio chiarirne i contorni e riscontrare eventuali responsabilità penali.

L’intervento degli uomini comandati da Cristina Ruffa è avvenuto attorno alle 10, dopo la segnalazione di alcuni cittadini, che hanno notato un furgone bianco nella piazzola alle spalle dell’asilo nido comunale di via Marzabotto, dove già poche settimane fa era stato evidenziato l’abbandono di parti di mobili.

Secondo i racconti raccolti, quello segnalato martedì scorso non sarebbe un episodio isolato: l’ipotesi, avvalorata da molti testimoni è che i tre soggetti identificati dalla polizia locale sistematicamente ritirino materiale elettronico destinato alla rottamazione dal quale poi estrapolano filamenti in rame.

Probabilmente non avendo una sede lavorativa propria, utilizzano lo spazio in fondo ad un’arteria poco trafficata come la via Zara, al riparo dalle occhiate di chi transita sulla più frequentata via Solferino, per svolgere l’operazione.

L’attività ha scatenato le rimostranze di molti, perché se è vero che i tre non abbandonano nulla, è altrettanto vero che la sporcizia che rimane depositata, con tanto di macchie d’olio difficili da pulire, è sempre notevole.

Una volta ricevuta la segnalazione, la Polizia locale ha continuato a monitorare l’area fino a mezzogiorno e gli agenti hanno appunto generalizzato i presenti, invitandoli a rimuovere quanto avevano scaricato dal furgoncino.

Di certo, l’impressione è che il livello di esasperazione di molti residenti nella zona sia ormai ai limiti di guardia.

Un’esasperazione giustificata dal fatto che le discariche abusive di materiale sono all’ordine del giorno: un esempio lo si è avuto sempre in settimana in via Bottego, dove in un’aiuola hanno fatto capolino una decina di sacchi neri, ormai non più utilizzabili per la raccolta dei rifiuti, ed un paio di materassi.