Seregno: dalle orfane al pensionato, 100 anni della fondazione Cabiati Ronzoni

Un tempo era un orfanotrofio femminile, nel corso degli anni è diventato un pensionato dando ospitalità anche a una scuola. Il 19 maggio la festa del centenario della fondazione Cabiati-Ronzoni
Le ragazze dell'orfanatrofio femminile offrono la lana,dopo averla raccolta in città, alle Crocerossine per la confezione di calze e maglie per i soldati in guerra nel 1040-42
Le ragazze dell’orfanatrofio femminile offrono la lana,dopo averla raccolta in città, alle Crocerossine per la confezione di calze e maglie per i soldati in guerra nel 1040-42 Foto Paolo Volonterio

Cento anni e non dimostrarli. E questo per la capacità di adattarsi, rinnovarsi e stare al passo coi tempi. Una struttura sempre giovane, che in questo secolo di vita, ha avuto come caratteristica principale l’attenzione alle giovani generazioni. La “fondazione Cabiati-Ronzoni” di via San Benedetto, di cui è attualmente presidente la dottoressa Giovanna Archinti, sabato 19 maggio, avrà tutti i fari della ribalta puntati su di sé, con la festa del centenario.

“ Nell’opera che continua ogni giorno, ci anima lo stesso spirito dei padri fondatori- ha spiegato la presidente- le attività a cui si dedica la fondazione sono in parte cambiate ma al centro c’è sempre la cura e l’educazione alle nuove generazioni. L’uscita di scena delle suore Sacramentine di Bergamo, dopo 98 anni di generosa e fattiva opera, alle quale dobbiamo una sconfinata gratitudine, per l’educazione l’amore offerto alle ospiti, abbiamo dovuto ripensare l’organizzazione e alla ristrutturazione ampliando il pensionato con le camere lasciate libere dalle suore e affittare il padiglione Colli alla scuola bilingue “Junior college”, alla quale è garantito il servizio mensa interno, edificio che fino a due anni fa era affittato all’amministrazione comunale che l’aveva destinato alle tante associazioni di volontariato locale”.

Attualmente il pensionato ospita 30 donne, mentre nella scuola ci sono 20 alunni, e l’istituto continua ad offrire un servizio di pre e dopo scuola con personale docente qualificato che nei mesi di giugno, luglio e inizio settembre si trasforma in centro estivo con presenze che variano dalle 120 alle 150 unità. I dipendenti sono 6, con Elena Rigamonti, coordinatrice. Giovanni Archinti, ha rilevato il pesante fardello della presidenza nel 2010, a seguito della scomparsa della cara sorella Maria Teresa, che aveva guidato la fondazione per 46 anni. Con lei attualmente nel consiglio di amministrazione ci sono: monsignor Bruno Molinari, Laura Borgonovo, Carlo Galbiati, Pietro Giuliani e Rinaldo Silva, segretario. Un consiglio non elettivo ma a chiamata composto da persone di esperienza che occupano ruoli diversi nei vari settori della società.

Nel 1918, Luigi Ronzoni, il fondatore, metteva a disposizione una parte della sua casa paterna di via Volta, come sede dell’erigendo orfanatrofio femminile. Il 21 giugno 1918, le prime 4 bambine (Angela Confalonieri, Luigia Mambretti, Ernesta Dell’Orto, Giuseppina Pozzi) trovarono un tetto, affidate alle cure delle suore di san Vincenzo sotto la direzione della superiore dell’ospedale. In città esisteva già un orfanatrofio maschile (via Stefano) , affidato alle cure delle suore Ancelle della Carità che secondo il comitato di allora avrebbero dovuto attendere anche alle cure delle femmine. Il 13 febbraio 1920, il comitato decise di scindere le due gestioni e Luigi Ronzoni venne nominato presidente del femminile. Seguirono donazioni e raccolta fondi e l’attività di cura delle ragazze affidata alle suore Sacramentine di Bergamo. Nel 1928 venne pronta la nuova sede di via San Benedetto e da li in poi è stato un susseguirsi di ampliamenti.