Seregno: Croci da una vita a Hong Kong, ora è Ufficiale della Stella d’Italia

Andrea Croci, 50 anni, seregnese, vive a Hong Kong. All’inizio di giugno è stato insignito dell’onoreficenza di Ufficiale della Stella d’Italia, ungrado superiore a quella di Cavaliere
Il seregnese Andrea Croci, al centro, con il Console generale d 'Italia ad Hong Kong, Antonello De Riu, e il Ministro della Giustizia di Hong Kong, Hon Teresa Cheng ( foto Volonterio)
Il seregnese Andrea Croci, al centro, con il Console generale d ‘Italia ad Hong Kong, Antonello De Riu, e il Ministro della Giustizia di Hong Kong, Hon Teresa Cheng ( foto Volonterio) Paolo Volonterio

C’è un seregnese che in 25 anni di presenza all’estero ha saputo guadagnarsi, fiducia, stima, tanto da vedersi assegnate le massime responsabilità del gruppo di cui è alle dipendenze e anche riconoscimenti. E’Andrea Croci, 50 anni, che vive ad Hong Kong, e che abbiamo incontrato nei giorni scorsi al suo rientro in città, dove torna due volte l’anno.

Ci ha raccontato di essere stato insignito, a sua insaputa e con grande sorpresa, lo scorso 2 giugno, durante la celebrazione della festa nazionale, dal console generale d’Italia ad Hong Kong e Macau, Antonello De Riu, presente il ministro della giustizia di Hong Kong, Hon Teresa Cheng, dell’onorificenza di Ufficiale della Stella d’Italia, un grado superiore a quella di Cavaliere. L’ordine della Stella, che si qualifica come seconda onorificenza civile italiana, rappresenta un particolare attestato in favore di coloro che, italiani all’estero o stranieri, abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione di business, dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l’Italia e altri Paesi e nella promozione dei legami con l’Italia.

La segnalazione al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata effettuata dal ministero degli esteri, con la seguente motivazione: “per circa due decadi Andrea Croci molto attivamente e con grandissima efficacia ha rafforzato il ruolo del sistema bancario italiano ad Hong Kong e in Asia. E’ riuscito a mantenere forti legami con l’Italia, lavorando nel contempo a promuovere il business, la lingua e la cultura italiana a Hong Kong. E’ un perfetto esempio dell’integrazione della comunità italiana nella società locale”.

“Spinto da grande curiosità- ha raccontato Croci- per un mondo che non conoscevo, nel 1996, avevo accettato il trasferimento a Hong Kong per una esperienza professionale che nelle intenzioni doveva essere uno stage di 3 mesi. E’ trascorso qualche mese in più, milioni di chilometri percorsi volando in tutta l’Asia, l’apertura di uffici, il supporto in team a oltre 200 aziende italiane che sino insediate in Cina e Asia e la creazione di una splendida famiglia mista”. Croci è coniugato con Badette, una filippina, è padre di due figli: Lorenzo,14 e Carlo 12 anni. “ Avevo iniziato come sportellista a Rovellasca, oggi ho la responsabilità regionale su Asia e “greater China” (18 paesi dal Myanmar alla Nuova Zelanda, passando per Cina e Giappone), oltre a dirigere l’ufficio hub di Hong Kong del gruppo Ubi banca. L’attività della struttura è divisa su tre linee di business principali: attività bancaria, commerciale, istituzionale. E’ una regione vitale per le aziende italiane ed in futuro lo sarà ancora di più. Conquistare quote di mercato a queste latitudini è una scelta obbligata per il futuro”.