Seregno: “Autismo in blue jeans”, in biblioteca le opere dei ragazzi di Anfass e Facciavista onlus

“Autismo in blue jeans”, opere realizzate dai ragazzi della locale sezione di Anffas e da quelli dell’associazione FacciaVista onlus è fino al 4 giugno alla biblioteca civica Ettore Pozzoli di piazza Gandini a Seregno. Le parole all’inaugurazione.
Un gruppo di ragazzi autistici delle associazioni Anffas e FacciaVista di Seregno davanti ad una delle loro opere presenti nella civica biblioteca di Seregno
Un gruppo di ragazzi autistici delle associazioni Anffas e FacciaVista di Seregno davanti ad una delle loro opere presenti nella civica biblioteca di Seregno Paolo Volonterio

Fino al 4 giugno, negli ampi spazi della biblioteca civica Ettore Pozzoli di piazza Gandini a Seregno, c’è la mostra “Autismo in blue jeans”, opere realizzate dai ragazzi della locale sezione di Anffas di cui è presidente Mauro Brambilla e da quelli dell’associazione FacciaVista onlus, responsabile Melissa La Scala.

La mostra comprende una serie di tele di grandi e di piccole dimensioni realizzate nel laboratorio comune alle due associazioni alla corte del Cotone di via Colombo.

Un progetto che rientra nel bando Cariplo “La biblioteca diffusa: la lettura come esperienza intima ma partecipata” con lo scopo di coinvolgere nella lettura anche le fasce più deboli della popolazione. All’evento erano presenti il sindaco Alberto Rossi con gli assessori Federica Perelli (istruzione e cultura) e Laura Capelli (servizi sociali).

Il primo cittadino ha sottolineato come questa mostra sia una presa di consapevolezza di quanto i ragazzi affetti dai disturbi dello spettro autistico possano essere creativi e portati all’arte come una forma di espressione del loro essere. Poi ha citato l’esperienza di uno di loro, Alex, che presta servizio in biblioteca: un’attività che per lui è diventato uno spazio educativo e di crescita.

Mauro Brambilla ha ricordato come i jeans, che sono il simbolo dei ragazzi, abbia stimolato e provato a creare un ottimo lavoro in cui si sono riconosciuti e li ha soddisfatti molto. Massimo Rho, docente del liceo Parini di Seregno che segue lo spazio educativo all’interno della scuola e che è a contatto con ragazzi con disabilità diversa tutti i giorni ha sottolineato come il progetto del laboratorio artistico sia “un momento importante di aggregazione e socializzazione in cui i ragazzi riescono a esprimere davanti ad una tela tutte le loro emozioni e i sentimenti che provano lavorando assieme. È bello vedere, osservare la loro spontaneità. Niente è programmato inizialmente. Loro prendono i colori e un pennello e creano e non si sa mai quando finiscono, tutto è istintivo”.

Rho ha tenuto a sottolineare che i ragazzi del laboratorio artistico non sono artisti, ma persone. Le loro opere sono “soglie che attraversano dimensioni, punti che uniscono chi è lontano, strade che correlano mondi diversi le cui distanze diventano più corte, in cui tutto può essere più raggiungibile. L’arte è anche bellezza e la bellezza è quella conciliante dei gesti misurati. I ragazzi autistici si riflettono nelle opere e le opere sono il riflesso dei ragazzi”.