Seregno al voto: centrodestra aspetta le decisioni dei vertici, c’è Viganò per il Pd

Il punto delle trattative tra i partiti e le liste civiche in vista del voto della prossima primavera. A centrosinistra i giochi sembrano già fatto, nel centrodestra c’è ancora confusione: si aspettano le direttive dei vertici.
Seregno al voto: centrodestra aspetta le decisioni dei vertici, c’è Viganò per il Pd

Alleati da dieci anni nel governo della città, i livelli locali di Forza Italia e Lega Nord aspettano di sapere dai rispettivi vertici provinciali e regionali se avranno il benestare per proseguire a lavorare insieme in vista delle elezioni amministrative primaverili o se ognuno dovrà andare per conto proprio. Lo stallo si sta protraendo da parecchio tempo e sta prestando il fianco a più di una congettura sull’eredità che la comune esperienza amministrativa ha prodotto, con le parti dipinte spesso e volentieri a guardarsi in cagnesco dopo qualche screzio che in consiglio comunale è emerso tra le righe. «È tutt’altro che così -spiega Edoardo Mazza, assessore forzista all’Urbanistica-. I rapporti tra noi sono buoni, ma attendiamo comunque lumi dai tavoli provinciali e regionali,» Le idee tra i berlusconiani sono comunque chiare: «Siamo convinti che, per avere chance di vittoria, l’alleanza non solo debba essere riconfermata, ma debba essere riconfermata al più presto. Il mio futuro? Ho già dichiarato la mia disponibilità ad una candidatura a sindaco, ma nel partito non sono il solo ed anche qui va trovata un’intesa con la Lega Nord».

Da quel che si può evincere andando al di là dell’ufficialità, Mazza sembra tuttavia ormai nettamente in pole position su Ilaria Cerqua, sua collega in giunta, potendo contare sull’appoggio della base seregnese e dei vertici provinciali. Il nodo, appunto, resta quello di un accordo con il Carroccio, il cui esponente più in vista in città, il sindaco uscente Giacinto Mariani, preferirebbe secondo molti Cerqua, per gli strascichi mai superati figli dell’annoso iter del piano di governo del territorio. «Fandonie -ribatte Mariani-. Noi come Lega Nord riteniamo di avere diritto ad esprimere il candidato sindaco e questo fa cadere da subito ogni congettura. Abbiamo elementi come Marco Formenti, Alessandro Boneschi o Mario Novara ma anche qualche giovane in grado di proporsi. Ora aspettiamo di sapere come il movimento intende procedere e perciò indicazioni dall’alto. Io? Il mio ruolo non è fondamentale, ma i miei avversari sappiano che la fabbrica del panettone non chiuderà…».

L’area del centrosinistra potrebbe essere rappresentata da tre liste e due candidati. La novità più saliente sta maturando in casa del Partito democratico, che è sul punto di schierare una lista civica con persone pescate dalla società civile a sostegno del suo candidato sindaco William Viganò. «Stiamo lavorando alla definizione del programma e delle liste» conferma l’interessato. Passi in avanti sembrano essere emersi anche per la lista Un’altra Seregno a sinistra. «Ci siamo mossi per allargare il giro e qualche riscontro positivo c’è stato -confida Giusy Minotti, capogruppo consiliare della Federazione della sinistra-. Adesso vogliamo calendarizzare quattro banchetti in città con questo stesso scopo. L’intenzione è quella di esserci con dei contenuti e non solo per una presenza di bandiera».