Sentenza Aeb-A2A: le reazioni del sindaco Rossi e dei due grandi accusatori

Dopo la sentenza del Tar della Lombardia che ha bocciato il percorso che ha portato alle nozze tra Aeb e A2A, ecco le reazioni del sindaco Alberto Rossi e dei due grandi accusatori: Tiziano Mariani e Marco Fumagalli (M5S).
Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi
Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi

«Da una prima lettura, mi pare di poter notare che da un lato il Tar ha confermato il proprio orientamento iniziale, ma dall’altro lo ha mitigato dicendo che la nostra delibera del Consiglio comunale è annullata “nei limiti dell’interesse del ricorrente”. Frase che, evidentemente, necessiterà di una approfondita analisi». Così il sindaco di Seregno alberto Rossi poche ore dopo che il Tar della Lombardia ha annullato la delibera di Consiglio comunale con la quale venivano sancite le nozze tra Aeb e A2A. Più in generale, il Tar ha riconosciuto esplicitamente “la complessità e la novità della questione trattata”, cosa che sposta in maniera significativa il baricentro del ragionamento rispetto dall’ordinanza sospensiva. Ci stiamo tutti misurando su una materia inesplorata, il cui perimetro giuridico è tutto da definire, come dimostrano anche le ordinanze cautelari del Consiglio di Stato che avevano un contenuto ben diverso. Per il momento, riterrei opportuno non aggiungere altro: nelle prossime ore, con i legali nostri e di Aeb, valuteremo la strategia da adottare in Consiglio di Stato».

Sentenza Aeb-A2A: le reazioni del sindaco Rossi e dei due grandi accusatori
Tiziano Mariani

Euforico, invece, uno dei grandi detrattori del progetto, nonchè uno dei ricorrenti: Tiziano Mariani. «Con grande soddisfazione apprendo dell’accoglimento delle mie motivazioni in relazione al ricorso al Tar. Il collegio giudicante ha riscontrato dei dubbi relativi all’intera operazione. A uscirne sconfitta è la politica che si sposa con i poteri finanziari e si allontana dai territori scambiando i dividendi per gli interessi dei cittadini. Questa vittoria dimostra che la politica non si esaurisce con i dibattiti consiliari, ma spesso è costretta a continuare nelle aule giudiziarie per far valere le proprie opinioni e la tutela degli interessi dei cittadini. Ancora una volta emerge la miopia e l’incapacità di una classe politica prostrata alla finanza e ad una logica di partito che contrasta con l’azione delle istituzioni democratiche. Un plauso a questa coraggiosa sentenza della magistratura, ultimo baluardo nella difesa delle istituzioni, garante della legittimazione dei consiglieri comunali e della libera concorrenza tra imprese.Ora mi aspetto che sia la Corte dei conti che la magistratura penale facciano il proprio corso a difesa dei cittadini di una sola Repubblica italiana e ponga la parola fine a questa vergognosa vicenda».

VINTO IL RICORSO AL TAR PER L’OPERAZIONE AEB E A2A. LA MAGISTRATURA VINCE SU OTTUSITA' DELLA POLITICACon grande…

Pubblicato da Marco Fumagalli M5S Lombardia su Lunedì 15 febbraio 2021

Stessi concetti, anzi per certi aspetti dichiarazioni-fotocopia, sono stati espressi anche dal consigliere regionale del M5S Marco Fumagalli: «È anche una rivincita su una medesima azione svolta per un caso analogo da Brianzacque per la quale la legittimazione dei consiglieri comunali non venne riconosciuta e uno stimolo a continuare qualora la ipotizzata funzione Cem-Bea dovesse andare avanti senza il rispetto della normativa vigente».