Politica, prima polemica dell’anno a Lissone: le minoranze non siedono al Tavolo sul Pnrr convocato dal sindaco

L’appuntamento era alle 19 del 10 gennaio: ma al Tavolo sul Pnrr convocato dal sindaco di Lissone non si sono sedute le minoranze rappresentate dal Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia e “Lissone in Movimento.
Municipio di Lissone
Municipio di Lissone

Al Tavolo sul Pnrr convocato dal sindaco di Lissone non siedono le minoranze rappresentate dal Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia e “Lissone in Movimento”. Inizio d’anno nuovo e prima polemica politica a Lissone, città che proprio nel 2022 sarà chiamata al voto.

Alle 19 di lunedì 10 gennaio, era stata convocata dal sindaco Concettina Monguzzi una videoconferenza quale “Tavolo di lavoro per selezione e analisi progetti PNRR”. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede che anche i Comuni ricevano fondi europei per rilanciare e sviluppare l’economia post Covid con investimenti in opere pubbliche, strategiche e di innovazione digitale.

Nel luglio 2021 il sindaco di Lissone aveva inviato alla Provincia di Monza e Brianza 15 progetti e ad ottobre dell’anno scorso il consiglio comunale (voto favorevole di maggioranza e minoranze, tranne “Lissone in Movimento”) aveva approvato l’istituzione di un Tavolo “politico-tecnico” voluto da Monguzzi per fare il punto – in una partecipazione condivisa con le minoranze- i progetti presentati.

“Abbiamo deciso di non partecipare al tavolo di lavoro su Pnrr convocato dal sindaco per protestare contro la mancata definizione degli argomenti della discussione e anche delle modalità di svolgimento del Tavolo- spiega Roberto Perego di “Lissone in Movimento” a nome dei colleghi di opposizione – noi tutti rifiutiamo di essere strumentalizzati per dare l’impressione che sui progetti Pnrr ci sia condivisione tra la maggioranza e una parte consistente della minoranza. Le riunioni e questa specifica del Tavolo di lavoro dovrebbero essere organizzate in maniera professionale e questa sicuramente non lo è stata”.

Le opposizioni contestano la non presentazione di un’agenda e la mancata illustrazione di un metodo di lavoro.

C’è da precisare che il comunicato diramato da Perego non cita la Lega, altra forza di minoranza. Con la quale non sono mancate frizioni per la nota vicenda del post scritto da Fabio Meroni sulla senatrice a vita Liliana Segre.