Più corruzione oggi di Tangentopoli Serravalle, danno erariale di Penati

La corruzione ’’è più diffusa’’ oggi che ai tempi di Tangentopoli. Ne e’ convinto il procuratore regionale della Corte dei Conti della Lombardia, Antonio Caruso, che lo ha sottolineato ai giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
La sede della Corte dei conti
La sede della Corte dei conti

La corruzione ’’è più diffusa’’ oggi che ai tempi di Tangentopoli. Ne e’ convinto il procuratore regionale della Corte dei Conti della Lombardia, Antonio Caruso, che lo ha sottolineato ai giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Secondo il magistrato contabile, ’’è odioso fare raffronti con 20 anni fa e con Mani Pulite, ma oggi la corruzione è liquida, diffusa ovunque e difficile da recuperare’’. Per questo la procura della Corte dei Conti lombarda ’’si sta impegnando molto nella lotta alla corruzione’’, che ormai ’’ha raggiunto tutti i gangli della pubblica amministrazione’’ e proprio per questo rappresenta ’’il cuore’’ dell’attività della magistratura contabile.

L’acquisto del 15% della società Milano Serravalle da parte della Provincia di Milano presieduta da Filippo Penati ha provocato ’’un danno erariale superiore ai 100 milioni di euro’’. Ne è convinto Caruso, che lo ha sottolineato nella sua relazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Secondo il giudice contabile, l’acquisto del 15% di Serravalle da parte del gruppo Gavio è stato effettuato ’’un prezzo assolutamente incongruo ed eccessivo rispetto a quello di mercato, ciò con un conseguente pregiudizio per le finanze pubbliche’’. La Provincia di Milano è così diventata prima azionista della società autostradale attraverso un acquisto di azioni ’’pregiudizievole dal punto di vista erariale quale atto di mala gestione patrimoniale’’.

Nel 2013 la Corte dei Conti della Lombardia ha esercitato azioni contabili per danni erariali per un ammontare di 179.884.648,36 euro, contro gli 11.658.740,12 dell’anno precedente. Nel corso del 2013, ha sottolineato Caruso durante il suo intervento, sono pervenute alla Corte dei Conti 2.142 nuove denunce e sono state aperte 2.347 vertenze mentre le indagini svolte hanno determinato 1.554 richieste istruttorie. “Il numero complessivo delle vertenze -ha sottolineato Caruso – rimane comunque ad un livello molto alto considerata l’esiguità del numero dei magistrati, una novantina, in servizio presso la Procura”. Per quanto riguarda l’andamento dei recuperi, nel periodo 2009-2013, a seguito di condanne definitive, risultano recuperati dalle pubbliche amministrazioni in Lombardia 9.057.493,76 euro. Dalla cosiddetta ’riparazione spontanea’, cioè dal recupero a seguito di istruttoria, inoltre, sempre nello stesso periodo sono stati recuperati altri 8.738.867,82 dei quali 725.512,10 solo nel 2013 contro 42.979,20 del 2012.