Papà non vuole far vaccinare il figlio, il giudice di Monza gli dà torto

Il Tribunale ha accolto il ricorso della madre del ragazzo, un 15enne brianzolo che ha espresso la decisa volontà di vaccinarsi per tornare a una vita normale.
Coronavirus Covid vaccino Astrazeneca vaccinazioni vaccinazione - foto LnNews/Regione Lombardia
Coronavirus Covid vaccino Astrazeneca vaccinazioni vaccinazione – foto LnNews/Regione Lombardia

Uno dei genitori è contrario ma per il giudice non fa differenza: il figlio minore ha diritto alla somministrazione del vaccino anti Covid-19. A stabilirlo è stato il tribunale di Monza che ha accolto un ricorso presentato da una mamma residente in Brianza che avrebbe avallato il desiderio del figlio 15enne di vaccinarsi per tornare a una vita normale.

Il ragazzo si sarebbe dovuto sottoporre alla vaccinazione il 29 giugno ma la madre è stata costretta ad annullare l’appuntamento in quanto il marito ha negato l’autorizzazione dicendo di temere conseguenze per la salute del figlio. Il caso è finito in tribunale. La mamma attraverso i suoi legali ha consegnato ai giudici una relazione del pediatra che avrebbe escluso controindicazioni alla somministrazione del vaccino.

E poi ha dato voce al figlio desideroso di tornare a partecipare alle attività scolastiche e sportive, momenti di vita normale, il ragazzo ha inviato in proposito anche un messaggio sms al padre. I giudici nella sentenza hanno tenuto conto di questo aspetto, del diritto del minore: «alla valorizzazione delle proprie capacità di comprensione e di decisione». Inoltre i genitori o il tutore devono tenere conto della volontà della persona minore: «in relazione alla sua età e al suo grado di maturità».

Nella sentenza si evidenzia poi che il rifiuto opposto dal padre contrasta con la scelta del minore, comporta la mancanza di copertura vaccinale e impone limitazioni alla vita del ragazzo che è quindi stato vaccinato.