No Green Pass, perquisito e indagato l’ideatore dei cortei di Milano

Decreto di perquisizione nei confronti di un 28enne residente a Paderno Dugnano, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico e considerato il punto di riferimento per i No Vax, avendo ideato e lanciato per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio.
Scritte non vax
Scritte non vax

Decreto di perquisizione nei confronti di un 28enne residente a Paderno Dugnano, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Zeno Molgora, tatuatore con studio a Milano, è considerato il punto di riferimento per i No Vax, avendo ideato e lanciato per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio.
Attraverso i social il ragazzo, fin dalla scorsa estate, ha assunto un rilievo strategico nella campagna di protesta anche come amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”, alle quali sono iscritti 32mila utenti.

Fuori dalle manifestazioni di piazza per un Daspo urbano ricevuto dopo le manifestazioni di settembre e già denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate, martedì ha diffuso alcuni post per promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l’obbligo del passaporto sanitario, a Ginevra il 31 dicembre.

E poi, la sera del 20 novembre, aveva promosso una mobilitazione nazionale per il fine settimana in piazza Duomo, evidenziando la partecipazione di un milione di persone, esortando i partecipanti a portare e accendere torce da stadio e disorientando gli stessi manifestanti.

Nel corso di una prima analisi da parte della Polizia di Stato del telefono utilizzato, è emerso come il giovane abbia inviato, via Telegram, file contenenti 1.000 certificati, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l’origine. L’uomo ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Per tale motivo, è stato denunciato anche per il reato di ricettazione, con altre due persone individuate tra i destinatari dei file contenenti i Green Pass, e sottoposti a perquisizione e sequestro dei device.

Nel corso della perquisizione sono stati anche sequestrati un’accetta e un coltello “survivor”, rinvenuti all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. Sono state cautelativamente ritirate dalla Questura anche due armi, regolarmente denunciate dal giovane, titolare di licenza di porto d’armi ad uso sportivo.