Monza, un mattone per Borghetto per tornare alle vacanze nella “Casa della Gioia”

L’appello della sottosezione Unitalsi di Monza per mandare avanti la struttura che accoglie persone con disabilità e volontari per un periodo di ferie: è chiusa da 20 mesi e le spese sono tante. Il desiderio è quello di riaprire presto gli spazi a momento di svago e di amicizia.
La Casa della Gioia di Borghetto Santo Spirito, della sottosezione Unitalsi di Monza
La Casa della Gioia di Borghetto Santo Spirito, della sottosezione Unitalsi di Monza

Non può non tornare, prima possibile, a essere la “Casa della gioia”. Perché lì, sul mare della Liguria a Borghetto Santo Spirito, la struttura di vacanza e svago per persone con disabilità della sottosezione Unitalsi di Monza è un patrimonio inestimabile di condivisione, amicizia e inclusione: un patrimonio di vita che nel 2022 compirà 40 anni e che deve tornare, e continuare, a vivere. Da settembre 2019 le sue porte sono chiuse. Con l’ultimo gruppo di ospiti vacanzieri, la casa aveva dato l’arrivederci al 2020. Poi tutto è stato stravolto dall’emergenza sanitaria e da mesi interminabili e dolorosi che hanno portato anche la scomparsa per Covid-19 di preziosi volontari Unitalsi. Impossibile poi riaprire la casa con l’arrivo dell’estate: i numeri non lo hanno permesso. Da maggio a settembre passano da Borghetto turni da 150 persone ogni volta, tra ospiti e volontari, per un totale di 1.500 vacanzieri a stagione, in arrivo da tutta la Brianza e anche oltre. E si tratta anche di persone con particolari fragilità, da proteggere, costrette a rimanere chiuse in casa o in strutture di lunga degenza per un anno e più. Su desiderio e buona volontà di Unitalsi, l’anno scorso ha avuto il sopravvento la sicurezza delle persone. Per l’estate 2021 il discorso è diverso: con l’arrivo dei vaccini per i soggetti più fragili e la migliorata situazione, la casa si è rimessa in moto. Piccoli gruppi di volontari in queste settimane sono partiti da Monza per la Liguria per fare lavori di imbiancatura e altro. Il presidente della sottosezione, Paolo Broggio, ha fatto più volte tappa a Borghetto per avviare struttura e organizzazione, con l’obiettivo accogliere prima possibile piccoli gruppi per andare incontro alle persone con disabilità e alle necessità di molte famiglie bisognose di qualche momento di sollievo, ancora di più dopo un periodo di lungo isolamento. In questi anni i volontari di Unitalsi hanno avuto in Fondazione Cariplo l’importante aiuto economico necessario a interventi di ristrutturazione che hanno permesso di rendere la struttura più bella e accogliente e che oggi è più che mai pronta ad accogliere i vacanzieri.

Ma le preoccupazioni sono tante e sono soprattutto legate a quel mutuo per l’acquisto e gli interventi sulla casa acceso anni fa e ancora lungo. I costi di gestione di una struttura così grande, poi, gravano comunque anche a porte chiuse. Senza le quote che ospiti e volontari versano per le loro settimane di vacanze a coprire le spese vive, Unitalsi si trova in difficoltà e lancia un appello: «A Borghetto si creano relazioni uniche, che durano nel tempo – sottolinea il presidente Broggio. – Insomma, qui c’è la leggerezza di una vacanza che spesso dà la forza per affrontare poi tutto l’anno ed è una risorsa da preservare». È questa la ricchezza della “Casa della gioia”: si crea una sinergia così intensa tra ospiti con disabilità, famiglie, volontari e tutti vogliono tornarci. Ora il desiderio è quello di accogliere i primi gruppi di vacanza per il prossimo mese di luglio. «Una vacanza che non ha grosse pretese perché la bellezza di questo posto è quella di stare insieme. I volontari sono i primi a beneficiarne: la relazione è reciproca». Generazioni e generazioni di monzesi, e non solo, sono passate da Borghetto. La Casa della Gioia per molti è un passaggio, un’esperienza; per altri è una scelta di vita che accompagna in un impegno per gli altri più duraturo. Ora Unitalsi ha bisogno anche di tutti coloro che si ricordano di Borghetto, che sono passati di lì, per continuare ad aprire con serenità le porte dalla “Casa della gioia” e offrire un servizio indispensabile. Per dare una mano si può destinare il 5×1000 alla Fondazione Borghetto S. S. Onlus, fondazione dell’Unitalsi – titolare dell’immobile – CF: 97483520157 o fare una donazione tramite bonifico bancario al conto Unitalsi, Iban IT93 R084 4020 4000 0000 0028 606 specificando nella causale “Casa della gioia” (Info: 039 388235, monza@unitalsilombarda.it).