Monza: sei arresti per tentato omicidio e rapine nello stile del videogioco “Gta” – VIDEO

VIDEO La banda in azione - VIDEO Il procuratore capo - Sei arresti per tentato omicidio e rapine a Monza nell’inchiesta “Gta Monza”, ispirata al videogioco. Sono stati eseguiti dalla polizia di Stato sabato mattina nei confronti di 6 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di un tentato omicidio e di dieci rapine aggravate, oltre ai delitti di lesioni, furto, minacce gravi e spaccio di stupefacenti.
Monza rapine Gta polizia di Stato
Monza rapine Gta polizia di Stato

Sei arresti per tentato omicidio e rapine a Monza nell’inchiesta “Gta Monza”, ispirata al famoso videogioco online. La Polizia di Stato sabato mattina, 13 aprile, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza nei confronti di 6 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di un tentato omicidio e di dieci rapine aggravate, oltre ai delitti di lesioni, furto, minacce gravi e spaccio di stupefacenti. Reati tutti commessi a Monza tra il marzo 2018 e il gennaio 2019 in concorso tra loro e con altri soggetti minorenni.
Nel gioco Grand Theft Auto (Gta) i protagonisti, partendo dal furto d’auto, devono gestire una gang e contendersi la città con missioni violente contro le bande rivali.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, è stata condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Monza in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine Lombardia e con l’ausilio di squadre cinofile e della Polizia Scientifica.

I sei arrestati sono tutti giovani, residenti a Monza e nell’hinterland e tutti appartenenti allo stesso gruppo, composto da maggiorenni e minorenni, noti in città come la “compagnia del Centro” o “compagnia del Ponte”.


VIDEO IL PROCURATORE CAPO: «APPELLO A CHI NON HA DENUNCIATO»

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L’indagine ha delineato che il branco agiva intimidendo vittime giovani, scelte spesso perché non in grado di difendersi. A volte la forza del gruppo è bastata da sola a far desistere la vittima da ogni tentativo di resistenza. In altri casi invece si è trattato di raid messi in atto solo per imporre il controllo sul centro di Monza, come testimoniano alcuni episodi di semplici aggressioni, senza sottrazione di beni, spesso con frasi come “questa è la nostra zona”. Tra queste anche l’aggressione ai danni di un senza tetto.

Durante l’esecuzione delle perquisizioni sono stati sequestrati telefoni cellulari ed altri oggetti personali degli indagati.

IL VIDEO DEL BRANCO IN AZIONE

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