Monza punta sul valore positivo della metropolitana M5: via libera all’iter, prossima fermata a Roma

Martedì la giunta di Monza ha dato via libera all’iter per l’approvazione del progetto del prolungamento della metropolitana M5 e al Protocollo con cui verrà presentato il piano al Governo per richiedere i fondi.
Monza Conferenza stampa nuovo tracciato metropolitana
Monza Conferenza stampa nuovo tracciato metropolitana Fabrizio Radaelli

I benefici del prolungamento della metropolitana 5 a Monza sono superiori ai costi necessari alla sua realizzazione. Il prolungamento del tracciato da Bignami al polo istituzionale di via Grigna avrà un coefficiente di 1,07, come dimostra lo studio di fattibilità tecnico economico effettuato dagli esperti di Mm che hanno valutato l’impatto delle 11 stazioni previste.


LEGGI Consiglio comunale aperto in Villa reale per il progetto della metropolitana M5 a Monza

«Questo numerino – commenta il sindaco Dario Allevi – da elemento critico si è trasformato in un punto di forza grazie allo spostamento della fermata da via Cavallotti alla Stazione ferroviaria e l’introduzione di quella in piazza Trento e Trieste» che dovrebbero aumentare il numero dei potenziali passeggeri.

Sul valore positivo punteranno i comuni di Monza, Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, la Regione, la Provincia della Brianza e la Città metropolitana che entro il 31 dicembre chiederanno al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli un finanziamento di 900 milioni di euro, ovvero il 72% dell’investimento stimato, pari a 1,250 miliardi.

Gli altri 350 milioni saranno sborsati dagli enti coinvolti, escluse Provincia e Città metropolitana: il Pirellone dovrebbe mettere la fetta maggiore mentre i municipi dovrebbero contribuire sulla base delle stazioni attivate sui loro territori e della capacità economica. «Dovremo fare sacrifici – anticipa Allevi – ma la cifra sarà ripartita in 7-8 anni».

Martedì la giunta ha dato via libera all’iter per l’approvazione del progetto e al Protocollo con cui le sette istituzioni delegano il Comune di Milano a presentare il piano al Governo e si impegnano a collaborare per la costruzione dell’opera e a valutare eventuali modifiche del tracciato a Cinisello che non compromettano la sua finanziabilità.

La linea lilla, secondo quanto previsto dal percorso rosso, passerà dagli attuali 12,2 chilometri a 26 e le stazioni saliranno da 19 a 30 con la realizzazione delle soste Fulvio Testi-Gorky, Rondinella-Crocetta, Matteotti, Monza-Bettola; da lì i treni entreranno in città, fermeranno in viale Campania, in viale Marsala, in corrispondenza dello scalo ferroviario, in piazza Trento e Trieste, in Villa Reale, al San Gerardo e finiranno le corse al polo istituzionale.

Da Roma la risposta dovrebbe arrivare attorno ad aprile: se il Governo accorderà il finanziamento Mm redigerà il progetto definitivo e quello esecutivo. Questa fase dovrebbe richiedere un paio di anni mentre un altro anno se ne andrà per la pubblicazione della gara e l’assegnazione dei lavori che dovrebbero terminare nel giro di 5,5 anni. Il cantiere, oltre allo scavo della galleria in cui correranno i treni, prevederà l’allestimento del deposito officina su 13 ettari in zona Casignolo.