Residenti delle case popolari di Monza riuniti per chiedere al Comune la revisione degli affitti pazzi con impennate che raggiungono il più 200 per cento. Malgrado il freddo e la pioggia un nutrito gruppo di una cinquantina di residenti si è riunito giovedì sera sotto l’Arengario per manifestare la loro protesta e poi raggiungere il Consiglio comunale.
In testa al corteo Michele Quitadamo, responsabile del comitato dei residenti delle case popolari, che ha raccolto il disappunto e le problematiche dei condomini. Persone che, per la maggior parte anziane e con pensioni molto basse, a causa di questi forti aumenti spendono oltre la metà delle entrate nel pagamento affitto e bollette, oltre a disoccupati, persone in cassa integrazione e diversamente abili.
Un’occasione anche per chiedere maggiore attenzione e sensibilità da parte delle istituzioni e soprattutto interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria agli edifici. Tante e spesso comuni le lamentele dei manifestanti: mancanza di derattizzazione con topi nelle cantine e nei giardini, finestre rotte, facciate che cadono a pezzi, presenza di abusivi, poco controllo nell’assegnazione degli alloggi, malfunzionamento del teleriscaldamento da poco installato con mancanza di acqua calda e soprattutto un atteggiamento di disinteresse e di abbandono da parte delle istituzioni.